Buona
norma consiste nel ricordare quanto le pessime abitudini siano le più difficili
da sradicare sia in termini soggettivi che collettivi. Il vizio più tenace della nostra storia repubblicana si
chiama Democrazia Cristiana: più che un partito politico questo inquietante
mosaico di valori retorici, tenuti insieme da una croce stilizzata, ha sempre rappresentato il materiale di
risulta dell’ipocrisia politica. Troppo facile e semplicistico – quanto vero -
affermare che dopo il 1992 la Democrazia
Cristiana fosse un’ umida e inarrestabile perdita negli
interstizi della vita politica italiana capace di infiltrarsi in ogni compagine politica in
fase di “inevitabile” trasformismo, così come è utile ricordare che la sua condanna
a morte per ignominia fu sancita molti anni prima nelle lettere di Aldo Moro dalla
sua prigionia in un covo delle Brigate Rosse in via Montalcini a Roma.
Il
fantasma della Democrazia Cristiana – come tutti gli ectoplasmi - è inesistente,
solo i suoi sfacciati profughi, per
istinto di disgustosa sopravvivenza, ne hanno evocato lo spirito evanescente, semplicemente perché quella croce stilizzata è
troppo allettante: lo scudo crociato aggrega, rassicura, protegge dagli
estremismi e sembra riesca a dare sempre – in apparenza – un colpo a cerchio e
uno alla botte… dando così l’impressione di far bene o male contenti tutti, e la
secolarizzazione dello spirituale in questo paese ha fatto sempre proseliti.
Mario
Monti così decide di cingersi le spalle con la caricatura del mantello dei
Cavalieri di Malta – in pratica la caricatura di una caricatura – e va a farsi
battezzare politicamente in Vaticano. L’investitura è stata resa possibile
grazie al Segretario di Stato Monsignor Bagnasco, dal pio ex ministro Andrea
Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, dal segretario particolare
del Papa Padre Georg Genswein e ai rapporti che questi intrattiene con tale
Federico Toniato, stretto collaboratore di Monti nonché fervente appartenente
all’Opus Dei – in pratica una delle tante mediocri “eminenzine grigio topo” che
sostano indisturbate con gli occhi rossi e i dentini digrignanti negli gli
angoli più remoti e polverosi dei palazzi del potere rosicchiando nell’ombra e
provocando sempre danni strutturali di apprezzabile entità nella vita sociale e
politica del Paese.
Non
sono mancati gli omaggi del potere temporale nei confronti di quello spirituale,
perché si sa che il paradiso ha un prezzo e le Indulgenze negli anni sono
aumentate notevolmente di valore: innanzitutto va annoverata l’esenzione imu
per gli immobili del Vaticano, ma neanche stonanano cinque milioni di euro all’ospedale pediatrico
Gaslini di Genova caro a Monsignor Bagnasco presidente della Cei, e ben 12
milioni per il Bambin Gesù di Roma –
questo caro al Segretario di Stato Vaticano Bertone. Curioso constatare che per
Monti la sanità pubblica è in pericolo e va riformata mentre quella cattolica
invece è stata sovvenzionata a pioggia coi soldi dei contribuenti! Possiamo tranquillamente
ammettere che il nostro ex Presidente del Consiglio che “sale” in politica non
è proprio un campione di coerenza e non ci sono più rivoluzionari e folli Thomas
Müntzer che scorazzano in giro per farcelo notare:
« Guarda, i signori e i prìncipi sono l'origine di ogni usura, d'ogni
ladrocinio e rapina; essi si appropriano di tutte le creature: dei pesci
dell'acqua, degli uccelli dell'aria, degli alberi della terra (Isaia 5, 8). E
poi fanno divulgare tra i poveri il comandamento di Dio: "Non
rubare". Ma questo non vale per loro. Riducono in miseria tutti gli
uomini, pelano e scorticano contadini e artigiani e ogni essere vivente
(Michea, 3, 2-4); ma per costoro, alla più piccola mancanza, c'è la forca. »
Thomas Müntzer, Confutazione ben fondata, 1524