Monti
sta salendo al Quirinale, dopo due giorni di “parlamentare follia” il
Presidente tecnico è costretto ad arrendersi alle paturnie di Berlusconi. Ieri
in Parlamento un Alfano - opportunamente privato della “spina dorsale” prende
la parola e dichiara i motivi per i quali Monti ha fallito e cosa “gli italiani
si sarebbero aspettati dal professore”, secondo l’invertebrato il governo non
si è occupato delle intercettazioni e del conflitto tra magistratura e
politica. Quindi, secondo il Pdl le vere urgenze di questo governo sarebbero
dovute consistere nelle difficoltà giudiziarie del suo tanto paranoico quanto
basso fondatore (basso in senso lato si intende). Spiegata dunque l’asportazione
forzata – ma consensuale - della colonna vertebrale di Alfano: Berlusconi ci
doveva entrare tutto!
Il
rating economico non tarda a far sentire il suo disappunto per ciò che Berlusconi
sta provocando in Italia: l’agenzia Standard & Poor’s manifesta tutta la sua interessata
preoccupazione, ed “economicamente” intimidisce
il paese avvertendo: “se non viene rispettato il bilancio 2013 sarebbe una
tragedia che riporterebbe il paese sull’orlo del fallimento.”
Il
colpo di coda del cavaliere ha anche il placet dal Presidente del Senato che
afferma: “e’ un sacrosanto diritto di Berlusconi quello di ridiscendere in
campo!” E difatti oggi Silvio abbasserà la cerniera rispunterà dalla “guaina
Alfano” e alla Camera dichiarerà sia la fine dell’esecutivo tecnico nonché il
suo ritorno in politica.
Si
vocifera di elezioni anticipate entro il dieci marzo prossimo ma non prima che
determinati disegni di legge passino, in primis il ddl di stabilità, il decreto
Ilva e piccole modifiche al Porcellum che lo renderanno forse ancora più
indecente – non ci saranno i tempi tecnici per una nuova legge elettorale
quindi voteremo candidati nominati dall’alto come sempre.
Napolitano
ora ha tra le mani le macerie bollenti di un governo Monti che con le sue
scelte forzate ha fratturato ancora di più il paese in due parti, privilegiati
e tartassati, spazzando via letteralmente la classe media; ed è costretto a
lasciarlo ad una classe politica divisa, capricciosa, interessata e corrotta
che non prende una decisione che sia una senza valutarne e considerarne la fetta di vantaggio che può
ricavarne, trancio sempre più abbondante. In pratica la cura Monti ha aggravato
le condizioni del paziente Italia e Berlusconi ha pensato bene di evitargli l’accanimento
terapeutico.
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