La crisi è vicina e il
governo traballa! Sarà forse solo un mio personale desiderio ma ogni tanto mi
piacerebbe leggere sui giornali qualche novità. Letta incontra Renzi, Renzi fa
incazzare Letta, e così il segretariucolo per irritare ancora di più il reverendo twitta che va avanti e non
molla! L’ostinazione del piacione è lodevole, ci mancherebbe – fa tanto maschio
-, ma, di grazia, non molla cosa? Non molla il doppio incarico? La giugulare
già prosciugata del governo, o l’infantile ossessione nel voler governare a
tutti i costi questo paese per realizzare l’insano sogno di trasformarlo
definitivamente in Paperopoli?
Matteo si comporta
esattamente come il protagonista di quella nota saga di film horror: quell’emerito
idiota che puntualmente ignora la
semplice e lapalissiana dritta scolpita nel titolo: “Non aprite quella porta!”
Ma Matteo è un ganzo, lui
sì che ci sa fare e sa sempre quel che fa! E’ convinto di tener testa a tutto e
a tutti. Anche a Berlusconi! Renzi è talmente fico che se dà un cazzotto al
Juke Box di Arnold’s mette in moto la Duna di Marchionne! Lui è così trendy che
le camice gliele confezionano già smanicate… e da quando è segretario ha
persino tolto le rotelline dalla mountain bike di Dragon Ball. Che temerario!
Renzi è quindi convinto
di tener testa a Berlusconi; anche se tutti noi sappiamo che una volta
scoperchiato quel sarcofago faticosamente messo in soffitta, ci toccherà
armarci di paletti di legno, collane d’aglio e crocifissi d’amianto! Restando
in tema, se Renzi riuscisse a riesumare Silvio per realizzare le sue ambizioni
passeremo dal classico “A volte ritornano” al nefasto “A volte li fanno tornare!”
Ma l’interessata
strategia di Renzi piace a pochi, forse solo a lui; e nel Pd la tensione è sempre
più palpabile. Dopo gli avvertimenti dei giorni scorsi di Cuperlo, anche l’area
bersaniana del parlamento ha annunciato che non voterà alcuna riforma
elettorale firmata da Berlusconi. Nel giro di una mesata Renzi è riuscito ad
inimicarsi ancora di più una bella fetta del suo partito, a deludere parte dei
suoi elettori delle primarie e a spostare definitivamente il proprio domicilio
sulle palle d’acciaio di Letta. Neanche
gli smadonnamenti a mitraglia di Grillo sono riusciti a fare così tanto in così
poco tempo!
Ora il ganzo corre il rischio
di farsi prendere dal panico. Se non riesce a mantenere il sangue freddo e persevera
nell’ostentare la sua proverbiale e immotivata presunzione, può lasciarsi andare
a dichiarazioni azzardate e a gesti inconsulti, tipo cercare di convincere Salvini a firmare
la cancellazione del reato di clandestinità per gli immigrati, costringere Borghezio a trasferirsi in casa Kyenge e chiedere a Berlusconi di scontare la condanna ai lavori socialmente
utili al centralino della sede del Pd, giusto per farlo sentire in famiglia!
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