La nuova legge
elettorale è a un passo… dall’abisso! La coalizione di sinistra, rispetto alle
forze di destra, è indietro nei sondaggi elettorali; se si votasse oggi col
Mattarellum Silvio governerebbe dai domiciliari!, come in fondo ha sempre
fatto. Renzi non ci sta e per fare il botto sgomita a destra e a manca per
varare una nuova legge elettorale. Se dovesse riuscirci sarebbe un colpaccio
senza precedenti! A quel punto Fonzie schizzerebbe nell’empireo delle
preferenze, e quella “cosa” che ancora alcuni si ostinano a chiamare Partito
Democratico ipotecherebbe la prossima tornata elettorale. La posta in palio è
dunque troppo alta e non si può andare troppo per il sottile: così, sul tavolo
delle trattative, vuole proprio tutti, anche Berlusconi!
A tal guisa il
segretario del Pd ha avuto l’indecenza di inventarsi delle buone ragioni: Forza
Italia è il secondo partito del paese, sarebbe assurdo tenerlo fuori dalle
trattative. E poi Silvio è un uomo ragionevole: in questi venti anni – questo specchiato
esempio di democrazia e legalità - ha sempre rispettato le regole, le istituzioni
e i poteri dello stato. Chi meglio di lui per scrivere nuove regole? A questo
punto perché non approfittare della supervisione di Calderoli?
Renzi ha un debito di
formazione nei confronti del cavaliere - e poi Silvio ricorda tanto Matteo da
giovane. Senza l’exemplum berlusconiano non avremmo avuto la “bildung”
renzianea, e senza Renzi non avremmo assistito alla genesi di un fenomeno unico
nel panorama politico continentale: infatti è curioso notare che se in tutti i
paesi europei si stanno pericolosamente affermando forze di destra con derive
nazionaliste, solo in Italia è accaduto che è stata addirittura la sinistra a
tramutarsi sciaguratamente in una retorica ed imbarazzante compagine
conservatrice e vetero-liberale! Non ce n’è per nessuno! Siamo troppo avanti
rispetto a tutti gli altri!
Quindi Renzi vuole incontrare
il maestro! Con ogni probabilità ancora crede che ci sia “del buono il lui”,
forse nell’intimo spera che questo servo del lato oscuro possa finalmente
arrivare a sussurrargli con voce cavernosa e asmatica: “Matteo io sono tuo
padre”! E’ inutile dire che Yoda Cuperlo glielo ha caldamente sconsigliato, ma
il ragazzo è così avventato! Chissà, forse il virgulto lo fa solo per far colpo
sulla principessa Maria Elena Boschi.
Bisogna però a questo
punto correggere le motivazioni che spingono Renzi a incontrare Berlusconi.
Ammettendo per assurdo che in questo universo il leader di Forza Italia possa
essere un interlocutore affidabile, dobbiamo ricordare al segretario del Pd che
il secondo partito italiano è proprio il suo e non Forza Italia. Spudoratamente
Renzi finge di non sapere che la forza politica che ha ottenuto più voti alle
elezioni del 2013 è stato il Movimento Cinque Stelle e non il Partito Democratico
(il quale solo in coalizione ha ottenuto una striminzita maggioranza). Dunque
Forza Italia è il terzo partito del paese, e neanche tanto solido vista la
scissione dei governativi operata da Alfano qualche mese fa.
Allora perché Renzi
vuole parlare proprio con Silvio? Cosa mai può offrire l’allievo al maestro per
tenerlo buono sulla riforma elettorale? E infine, perché Matteo preferisce farsela con un
condannato in cassazione anziché cercare un’intesa con tutte le altre forze del
parlamento? A ben vedere le dinamiche innescate dal segretario del Pd non sono
diverse da quelle che hanno generato il mostriciattolo delle larghe intese.
Alla fin fine la politica italiana sempre da Berlusconi va ad elemosinare!
Anche se a prima vista
non sembra è proprio il cavaliere fraudolento a possedere tutto quel che serve
a Renzi per salire comodamente a palazzo Chigi: infatti Berlusconi ha i numeri
alle camere, la voglia di tornare presto alle urne e, soprattutto, l’impellente
necessità di un salvacondotto politico che gli permetta di ripulirsi la fedina
penale per tornare allegramente a far danni in giro. A Matteo basta promettere
al decaduto l’indulgenza plenaria e quello gli firma tutto, anche una legge elettorale alla spagnola, con
doppio turno “modello sindaco d’Italia”, e in offerta - solo per questa
settimana per i telespettatori MediaShopping - ci aggiunge anche lo sbarramento
al cinque per cento e un premio di maggioranza al 15 con scappellamento a
destra come fosse antani!
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