Votare
certo ma chi? Non è l’incertezza il male né l’alto grado di massificazione delle
compagini più accreditate, ma è – al contrario – l’assoluta certezza di un
futuro in emergenza a renderci ansiosi. Uno stato d’animo prima che politico,
collettivo e sociale. In una condizione di continua emergenza e incertezza ogni
scelta non è un possibile errore ma un rassegnato fallimento. C’è da dire che siamo
stati abilmente sollevati dalla preoccupazione di “chi votare” da una legge
elettorale inquietante – nata male per rendere bipolare il sistema e mantenuta
in continuo coma vigile da una classe politica frantumata in mille pezzi, un
gruppo minoritario di figure che si appropria illegalmente del diritto di
decidere “chi” ci dovrebbe rappresentare. In questo modo il nostro diritto al
voto, la nostra primaria forma di espressione democratica diventa uno
strumento, una delega parziale, un esercizio monco che ci appartiene in misura
minima: giusto quell’assaggio di partecipazione che salva le apparenze e che
segna il confine tra la conquista del suffragio e il ritorno all’oligarchia. Siamo
in un clima di ansiosa parvenza democratica, provocato da una continua e
lacerante forma di propaganda di terrorismo economico, alimentati di continuo
da timori pessimistici sul futuro in batterie virtuali con poca luce. Proprio
adesso, e non è un caso, si applica una forma di conservatorismo restaurativo delle
istituzioni che permette a queste ultime di ripiegare su sé stesse per
sopravvivere. Non un nome, né tanto meno un’idea, figuriamoci un programma ma
solo un simbolo, un colore. Il nostro compito di elettori è stato facilitato al
massimo… riempiremo caselle.
Non ci facciamo prendere in braccio da un comico (detto il parolaio).
RispondiEliminaSe siamo anti-berlusconi, si deve votare senza se e senza ma il PD.
Dai che cambiamo l'italia
L'importante è riempire la casella giusta!
RispondiEliminaGrazie per i commenti e scusate per il ritardo.... che dire? come prove generali di voto ... non sono state un granché...magari fosse stata una simulazione. Grazie ancora.
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