Renzi
è forte!… nella vita reale vuole prendere un caffè con Bersani ma in rete gioca
di equivoci. Oggi qualche pro-Renziano (definito fumosamente un comitato non
meglio precisato) ha fatto circolare in rete un tazebao propagandistico che ha
usato il viso di Crozza e una sua frase – ma nello sfondo imperava un’inquietante
immagine velata ed ectoplasmatica del sindaco di Firenze.
La trovata di questo sedicente e misterioso
comitato a favore di Renzi sarebbe stata che buona se Crozza fosse stato
quantomeno informato dell’iniziativa, se avesse dato il suo assenso nel dar
volto e voce alla campagna di Renzi: ma questo non è accaduto. I Renziani si
sono appropriati di questa battute del comico e l’hanno sparsa in rete.
Crozza
tramite Facebook dichiara la sua estraneità nei confronti del sedizioso puzzle renziano e con la sua
ironia biasima questo collage propagandistico che lo ha visto protagonista a
sua insaputa.
In
amore e in guerra tutto sarà permesso, ma non solo si è toccato il fondo, si è
iniziato a scavare, e quando si uniscono amore e guerra nasce il sadismo!
E’
un po’ come se Nixon avesse fatto propaganda con una battuta di Woody Allen, o
Berlusconi con una di Benigni – casomai con un fotomontaggio che vede Silvio
prendere in braccio il comico.
Ciò
che più mi preoccupa è il fatto che Renzi può dare spunti a un cavaliere
agguerrito più di lui e con mezzi più potenti: il precedente può stuzzicare il
velupendolo di Berlusconi e fare un manifesto animato in 3d con Marx che mangia
bambini, o lui che ascende in cielo mentre afferma: “Mi si consenta, vado a
casa ma torno immantinente” e Letta che lo segue a ruota, mentre Galliani e
Bondi sono in adorazione, e Cicchitto scrive il vangelo secondo Silvio,
inspirato da Brunetta sotto forma di angioletto che gli parla nell’orecchio (lo
hanno dovuto ingrandire per l’occasione)!
Ci
si aspetta di tutto, specie sotto Natale: un manifesto col bambinello in primo piano
e sullo sfondo Berlusconi vestito di bianco che dice: Da piccolo ero
bellissimo! (Il bue lo fa Ferrara, l’asinello Belpietro perché Sallusti si è
reso irreperibile… ma la
Santanché se ne guarda bene dal chiamare “Chi l’ha visto” –
anzi sta pensando a un nuovo format: CHI L’HA VISTO SE LO TENGA!
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