Anche
il “Movimento a cinque stelle” annuncia le sue primarie e Grillo tiene la
grande attrazione sotto il velo per l’effetto sorpresa. Si voterà per tre
giorni on line – dopo previa iscrizione sul sito del Movimento - dal tre al sei
dicembre dalle 10 alle 17 (quantomeno è gratis e si spera che gli andamenti e
le statistiche li vedremo in real time). A questo punto è oramai palese: Beppe
Grillo è stato disarcionato dal buon senso definitivamente! Non per la scelta
mediatica ma per l’assoluta assenza di informazioni sui candidati!
Già
le audizioni dei pretendenti erano simili a una versione anni settanta di X
Factor o Amici della De Filippi, uomo con lo stesso carattere monolitico del
comico ma meno peloso ed ironico. Quindi ci ritroveremo a dover decidere tra
candidati sconosciuti, di cui non sappiamo niente, scelti da una persona che
ultimamente si esercita – senza successo - a separare le acque del Bisagno, che
tiene a precisare di essere il portavoce di un movimento quando è il fondatore
despota di un partito.
Grillo
per quanto si voglia allontanare dal suo ambiente naturale… la televisione alla
fine adotta i mezzi comunicativi tipici dei format più consolidati.. la
suspance sui candidati sembra quella dei partecipanti al Grande Fratello, solo
che invece di presentarsi in Maserati ai piedi della gogna mediatica lo faranno
su una vecchia due cavalli, non griffati ma tutti equi e solidali, una treccina
rasta perché fa tanto anni 70’
e un cd con “Te la do io l’America” – il
loro videotesto ideologico di base!
In
confronto a loro le maniche di camicia tirate su alla !Bobby Kennedy de noi
artri” di Renzi sono un vezzo da Country
Club!
La
cosa più sconsolante è constatare, in questa metafollia generale e trasversale,
quanto determinate trovate pseudopolitiche ripescate e mutuate dall’esterno una volta masticate in
Italia diventino di un ridicolo senza redenzione. Si può essere di destra e
sembrare tutti Berlusconi con costosissime cravatte a fantasie da pigiama Irge
o “woodstockiani” rimasti criogenizzati per 43 anni per poi svegliarsi e
salvare l’ambiente di botto, la cosa non
conta… tutte questi “habitus” una volta italianizzati si tramutano in costumi
di scena da avanspettacolo – non me ne voglia l’ramai solo mnemonica tradizione
dell’avanspettacolo, luogo magico e poetico degno di sognanti visioni
felliniane…, ma qui il tragico è nudo, senza la consolazione della poesia…
senza la leggerezza del comico. E’ Tragico e basta!
Nessun commento:
Posta un commento