Mentre
i fanciulli Bersani-Renzi stanno giocando la partita al monopoli del centro
sinistra con qualche citazione tristemente pindarica a “indovina chi” menandosi
oltretutto wireless via Nintendo, il Pdl sembra abbandonare sempre più l’ipotesi
primarie.
Berlusconi
afferma che ci vuole chiarezza! Strano visto che proprio lui ogni mattina si
sveglia, apre le pagine gialle e a occhi chiusi punta il dito a caso recitando
il mantra: “a chi devo rompere i coglioni oggi?”
Alfano
è smunto e depresso, si pente di non esser stato Casiniano, quindi attendista e
pronto a guardare lì ovunque una poltrona vuota si annidi! Due giorni fa il
segretario di un Pdl agonizzante nel mellifluo mare del ridicolo, era pronto a
tirar fuori carattere e personalità con l’intenzione di eliminare il “Cavalier
rompente” ad ogni costo; ma ieri ha ceduto di schianto sulla dirittura di
arrivo! Basta! Le primarie forse le archiviamo e deciderà il consiglio di
Presidenza del Pdl! Ora tutto sta a creare un consiglio di presidenza,
organismo buttato lì come una busta di indifferenziato davanti al portone della
politica italiana. La Meloni
a sua volta oggi dichiara di non voler rinunciare alla corsa al premierato –
nessuno le ha detto che Fino ad ora hanno tutti scherzato, anche Proto non era
altro che una foto da giovane di Silvio – e chiede pubblicamente a Berlusconi
di fare un passo indietro; ma fare una proposta del genere a Berlusconi è come
accusarlo di impotenza, lui si aizza … mi si ingrifa di brutto e pur di
dimostrare di essere abile e capace è disposto a tuffarsi nei navigli il giorno
di Natale e raggiungere Grillo a nuoto in Nuova Zelanda e doppiarlo!
Dall’altro
lato del triste cielo della politica italiana c’è un Renzi agguerrito che
pubblicizza il giorno del ballottaggio e tramite la fondazione Big Bang compra
pagine di giornali, spazi nei siti web, applica tazebao scritti a pennarello
negli ingressi degli autogrill – non sapendo che molti elettori del
centrodestra si sentono vocati a partecipare alla resa dei conti perché in
fondo “Matteuccio” è di casa! Ieri da Santoro era in logorroica fase
ectoplasmatica: completamente avulso all’annoso tema dell’Ilva sciorinava
pensieri moralisteggianti e populisti… tenendo comunque a precisare che non era
lì per far propaganda, applicando in modo tutt’altro che surrettizio il famoso
scioglilingua: “io so che tu sai che io so”. Detto in talleri… propagando
promuovendomi… dichiarando di non propagandare la mia promozione! E quindi giù
di ovvietà: la questione ambientale senza un piano ambientale, la questione economica
senza un piano economico, la questione occupazionale senza un’idea di crescita
ma con il solito proposito buonista e demagogico che recita: questo paese deve
cambiare, il modo e il progetto sono inezie, particolari trascurabili da
affrontare a babbo morto. Illuminante è stata la domanda finale di Santoro a
Renzi in sostanza il primo a chiesto al secondo qualcosa di sinistra… Renzi non
si è girato fino a quando non è stato nominato. Si guardava in giro
chiedendosi: “ma Santoro con chi sta parlando? Con chi ce l’ha? Tranne il
segretario della Fiom Landini chi cazzo c’è di sinistra?”
Il
suo diretto avversario, un certo Pierluigi Bersani, lo ritroveremo da lì a poco
da Vespa – solo questo lo inchioda senza appello -, anch’egli con idee confuse
anche se espresse in modo più navigato e sornione; fortemente piccato per il
tiro mancino pubblicitario e propagandistico tiratogli da Renzi e dalla
fondazione Big Bang in questi due giorni. Extra Moenia televisive la guerriglia
del centro sinistra – davvero patetica – ha ben altri toni: il gioco sporco di
Renzi è stato denunciato al garante delle comunicazioni come scorretto, in
quanto ha usato mezzi esterni e al di fuori delle possibilità del candidato, e
si è parlato anche di esclusione del sindaco di Firenze dalla corsa alla
primarie, Renzi dall’altra parte dello stesso partito denuncia un complotto lobbistico
del gota del Pd ai suoi danni (si comincia sempre così… poi si finisce con le
toghe rosse), alludendo anche a brogli elettorali e scorrettezze nel sistema di
voto. In poche parole Caino e Abele si scambiano i ruoli, e appena c’è una
telecamera nascondono le pietre che si tirano appresso in casa, se poi qualcuno
nota gli ordigni tutti sono pronti a dire che sono “confettoni di Sulmona” per
la grande festa del Pd!
In tutto questo io voto Landini… già solo per la decenza e il rispetto
per se stesso che ha e ha avuto nel non voler diventare un’abominevole attrazione
di questo circo di fenomeni! Il mio voto sarà nullo? Quindi? Cosa cambia?
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