Monti,
scorrazzando per il Golfo Persico in cerca di “compratori” che ancora si ostina
a chiamare investitori, tiene a precisare che l’Italia non solo è un paese
stabile finanziariamente ma che il peggio è passato e anche se la famosa luce
in fondo al tunnel non si vede, il tunnel se lo sta arredando con mobili Ikea. La
cosa strana è che il Presidente del Consiglio non tiene conto di ciò che sta
accadendo in Europa. Solo ieri Moody's – la più importante agenzia di rating –
toglie alla Francia la tripla A, forse per il timore che un governo di sinistra
possa azzardarsi a fare politiche sociali a discapito del debito pubblico
accumulato in questi anni - un po’ di terrore finanziario rimette tutto al suo
posto e calma i desideri di sovranità dei debitori, piccoli o grandi che siano –
e oggi si ha notizia che la
Germania fa saltare l’accordo per sostenere la Grecia. In fondo Berlino teme
che il paese che ha dato vita alla civiltà da queste parti – e in occidente in
generale - sia un secchio bucato – in poco tempo l’Europa ci ha già rimesso 15
miliardi di euro che non rivedrà -, un debito pubblico arrivato al 170% e
destinato a lievitare sino a diventare incolmabile è preoccupante per chi sin
dal 2010 ha
cercato di specularci sopra, ma erano solo due anni fa; strano che nessuno
abbia messo in conto un’ipotesi del genere visto che eravamo già in piena crisi.
Dopo
una riunione finita alle 5 di questa mattina il premier greco Antonis Samaras esce sconfitto: i 44 miliardi di euro promessi
non li avrà! Ma Samaras ci riproverà lunedì.
Senza
saper né leggere e né scrivere non sembra che le fiamme in tutta Europa siano
state spente e la catastrofe finanziaria evitata, come sosteneva solo ieri il
nostro Monti, ancora corteggiato dal Gota finanziario mondiale che lo vorrebbe
vedere ancora Presidente del Consiglio di questo paese. Credo che Monti sia in
piena fase di rimozione e negazione… sarà il vento elettorale che inizia a
soffiare?
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