Stamani, dei manifestanti e un giornalista vengono aggrediti da alcuni operai e la protesta degenera
nella solita guerra tra esasperati. Sì, esasperati, perché in quella
aggressione si sono scontrate due disperazioni: quella di cittadini e abitanti
avvelenati incessantemente da uno stabilimento altamente inquinante e quella di
lavoratori che ogni giorno si espongo a sostanze mortali per uno stipendio, e
che, oltretutto, temono che lo stabilimento possa chiudere, come è già successo
nel 2007 per una ordinanza del Tribunale di Salerno, per poi venir delocalizzato
chissà dove.
Ovviamente la cronaca degli scontri ha fatto subito
il giro della città: tutti si sono interessati all’accaduto e i sentimenti di
biasimo, rabbia e sdegno si sono equamente disseminati nella cittadinanza fino
a quel momento – manco a dirlo - disinteressata e sorniona. Continua leggere su POstik
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