Ovviamente non ci passa neanche per l’anticamera del cervello la pallida possibilità che il nostro “scandalizzato” atteggiamento “a breve scadenza” possa contribuire a creare tutti questi mostri, perché di mostri si tratta.
Rizzi, come tanti altri ammanettati illustri, è un mostro. E’ un mostro non solo per quello che ha, con ogni probabilità, combinato in Lombardia, ma lo è anche perché si è alimentato placidamente sui voti e sui consensi che ha ricevuto per ricoprire quel ruolo, e continuerà ad esserlo anche dopo che il polverone sarà passato. Continua a leggere su UltimaVoce
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