Certo, l’operazione avanguardista ha le sue pecche; infatti – per forza
di cose - si è stati costretti a una tridimensionalità che ci complica un po’
la vita, ma non si poteva fare altrimenti: purtroppo gli artisti classici (poveracci!)
le statue le facevano così. Non è colpa loro, cerchiamo di capire che quei
“primitivi” rappresentavano il vecchio, l’antico. Mica erano evoluti come noi?
“Loro” erano limitati. Siamo quindi
comprensivi e teniamoci la “parallelepipedetà” come imprecisa metafora della
bidimensionalità del nostro contemporaneo. Maledetto e volgare senso dello
spazio che ci costringe a rammentare di botto che siamo nel mondo! Continua a leggere su Mel@cotogna
In Verità

venerdì 29 gennaio 2016
giovedì 28 gennaio 2016
Viene a visitarci la decenza. Copriamo Rohani, Renzi e Franceschini
Il Picio censurato. Pietro Vanessi
In fondo
Rohani ha voluto visitare Roma: il soggettone un’ abboffata di arte universale
se la doveva pure un pelino aspettare; non è che ha chiesto di ammirare i
cartelli “lavori in corso” del 79’ sulla rotonda all’uscita di Barberino sul
Mugello e per salutare i sempiterni “man’s at work”.
E poi,
che io sappia, nella Città Eterna dove ti giri ti giri trovi secolari poppe e
chiappe di notevole fattura. Dunque la domanda è: ai Musei Capitolini questo
Saruman del Medioriente come ce lo hanno fatto arrivare? Continua a leggere su Postik.it
lunedì 25 gennaio 2016
Accise ... accise delle "loro" Brame.
www.vignetteagj.blogspot.it
Piero Sanzo
Ok lo sappiamo tutti, ogni volta che facciamo
benzina buona parte di quello che spendiamo se lo beve lo Stato in accise.
Se ci è chiaro che trattasi di tasse (ma non
dovevano abbassarle?) a molti forse non è chiaro l’assurdità di alcune. E così
ho fatto una semplice gugolata ed ecco voce per voce le accise che incidono sul
costo al litro dei carburanti.
Ma prima di entrare nel dettaglio, analizziamo un
altro fenomeno strano. Continua a leggere su Postik
sito di Piero Sanzo, Paroleaffumicate
venerdì 22 gennaio 2016
Le banche vanno a picco ma vanno
Il presidente del consiglio è dunque ottimista, e alla conferenza stampa del consiglio dei ministri fa sfoggio di quell’ eccezionale eloquio che da sempre lo contraddistingue: una raffinatissima natura dialettica che oscilla tra lo gnorri e il “non so neanche di cosa stiamo parlando” e che lo spinge con estrema nonchalance a saltare sfacciatamente tra il su e giù di Mps e “Juncker non mi ha offeso, ma se quell’ubriaco crepasse di cirrosi all’istante non ci starei poi così male”, con un pizzico di “Vado a casa se perdo il referendum” e una spolveratina di “Verdini lo scarico dal 730 sotto la voce “brokeraggio politico, ma non è assolutamente parte della maggioranza”. Continua a leggere su Mel@cotogna
giovedì 21 gennaio 2016
I Furbetti al rogo I furbacchioni sempre al loro posto. Vignetta di Pietro Vanessi
www.unavignettadipv.it
Ma dopo
la stretta sui furbetti … i furbacchioni dove li mettiamo? Eh sì .. si parla
solo di dipendenti fannulloni in finta malattia, di timbratori seriali di
cartellini altrui e di iperpalestrati in piena fase di stretching durante l’orario
di lavoro, ma di dirigenti che rubano milioni, di corrotti di stato che
intascano corpose mazzette da questo o quel boss o imprenditore per un appalto
o un lavoro pubblico non si parla mai... leggi su Postik.it
lunedì 18 gennaio 2016
Finché
Egon Echiele Die Tänzerin, 1913, National Gallery of Art, Washington D.C.
Poesia di Sandra Ballardini
[...]ho pensato che la mia treccia, un
giorno
avrebbe fatto arrampicare addirittura
una vita
ed è stato tutto un furore ...[...]
Sandra Ballardini Leggi la poesia su Postik.it
venerdì 15 gennaio 2016
Quanto è utile il luogo comune
www.maurobiani.it
E tutto questo
solo se giochiamo in casa, se guardiamo all’estero il luogo comune dilaga: i
tedeschi si mettono ordinatamente in fila anche quando si trovano in un’orgia
cominciandola “ipso facto” prima. I francesi sono tutti zozzi, presuntuosi, effeminati
e depravati, gli scandinavi (sensu latu) si dividono in genere: le donne sono
bellissime e sempre ingrifate, ma nonostante siano tutte irresistibili i loro
algidi uomini le trattano con indifferenza e per questo sono sempre scontente e
cercano l’amore latino.
I polacchi aprono
solo imprese di pulizie per condomini, i romeni sono tutti criminali e Dio ha
programmato i filippini esclusivamente per fare pulizie in casa, infatti sono
piccoli proprio perché così possono arrivare anche negli anche negli angoli più
nascosti … proprio come il Mocio. E se
per sbaglio avete assunto un peruviano occhio e controllate bene, perché un avo
filippino nel suo bonsai genealogico lo trovate. Continua a leggere su Mel@Cotogna
E intanto questa palla celeste gira... La Vignetta di PV
Pietro Vanessi. Abbiamo fatto 30 ...
[…]per andare sul sicuro teniamoci stretti Bob Dylan, Prince, il Boss, il
Dalai Lama e Papa Francesco, perché in giro inizia a esserci penuria di
Rockstar. Non è un bel mondo quello dove imperano Gigi D’Alessio, i tre accordi
di Liga e gli Stones che si passano “a giro” il catetere durante un concerto a Stonehenge
per ricordare gli anni della gioventù. Leggi l'articolo su Postik
mercoledì 13 gennaio 2016
Addio David Bowie. L' Immagine di Mario Airaghi
Il mondo della musica è più povero, una
frase banale quanto scontata, ma con
qualcosa in più di un fondo di verità. Leggi su Postik.it
Gianpaolo D'Elia
domenica 10 gennaio 2016
Seann Penn Rischia la vita per intervistare El Chapo e neanche un Rolex in regalo
Su un tavolo all’angolo bordato d’oro,
tanti pacchettini luccicanti. Orologi … tutti costosi, ma tra loro spiccano dei
preziosissimi Rolex, destinati però solo ai personaggi più in vista. Renzi è
stato anticipatamente omaggiato con un cassettone ricolmo di chissà che cosa
già messo al sicuro, e a fatica, sul suo aereo. Il premier può dirsi dunque
soddisfatto, ma alcuni dei suoi delegati no! Infatti un avido Boldi fa
transumare il bigliettino col suo nome dal cronografo meno prezioso al Rolex di
De Sica. Apriti cielo! Massimo Ghini, travestito da danzatrice del ventre, se
ne accorge e scaglia su Boldi un Izzo intento a piazzare una partita di orologi
“arrubbati” a Vincenzo de Luca ... Continua a leggere su Postik
venerdì 8 gennaio 2016
Zalone presdidente del consiglio! Ah uno così e che non recita ce l'abbiamo già!
megamodo.com
Se proprio vogliamo esagerare e dar vita a un confronto, Checco Zalone è un Homer Simpson all’italiana: un simpaticissimo, grottesco e paradossale mediocre, felice di non fare un’emerita mazza ma al quale tutto va – prima o poi –bene, senza che egli stesso arrivi a rendersene conto. Nessuno me ne voglia se ho spoilerato un finale ovvio, ma non abbiamo a che fare con Alfred Hitchcock. Continua a leggere su Mel@cotogna
giovedì 7 gennaio 2016
Cari Buffon e D'Amico ma il nome Lapo non vi ha insegnato niente?
Pietro Vanessi, www.unavignettadipv.it
E’
uno sporco lavoro quello di trasformare un legittimo e sano Esticazzi in gossip
per alimentare la distrazione di massa, ma qualcuno lo deve pur fare. Infatti,
proprio ieri, è venuto alla luce Leopoldo Mattia, il figlio di Gianluigi Buffon
e Ilaria d’Amico. Il notizione è presto rimbalzato ovunque, neanche la riforma
delle pensioni ha retto allo straordinario e rarissimo evento. Una donna che
partorisce, ha dell’epocale …Continua a leggere su Postik.it
Frida Kahlo attraverso lo sguardo di Leo Matiz
Leo Matiz, Frida in giardino 1941
La mostra, 35 fotografie in diversi formati, apre giovedì 14 gennaio,dalle ore 18.30 in via Santa Margherita, 10 a Bologna. Chiusura il 28 febbraio 2016.
Frida Kahlo negli scatti di Leo Matiz. ONO Arte Contemporanea in collaborazione con (Fondazione Leo Matiz) Alejandra Matiz presenta una mostra fotografica del fotografo colombiano che, con il suo obiettivo, è riuscito a penetrare - al di là delle apparenze -, un’immagine tanto vivida quanto reale dell’artista messicana. Leggi dell'evento su Ansa
Non date della Capra a nessuno se no fate la fine di Vittorio
Tomas, www.vignettista.blogspot.it
di Piero Sanzo
Come anticipavamo, questa denuncia, ha fatto si che alcune
associazioni animaliste, conoscendo il detto, battere il ferro fin che è caldo,
approfittando dell’ondata di profondo sdegno dell’opinione pubblica, stanno
discutendo con il governo una legge al fine di proteggere l’onore di alcuni
animali che nell’uso comune e incivile dell’italico volgo sono utilizzati come
epiteti verso altri umani, senza tener conto dei sentimenti degli incolpevoli
animali.
Se dovesse passare la legge, saranno dolori per tutti in
quanto dovremo stare attenti pur nel perdere le staffe al fine di evitare
sanzioni pesanti da parte degli inflessibili tutori dell’ordine, che saranno
istruiti a non aver alcuna pietà contro i trasgressori.... Continua a leggere su Postik
mercoledì 6 gennaio 2016
Accordo non ratificato Cop21 sul Clima di Parigi. Lo scetticismo è d'obbligo
Joep Beltrams CagleCartoons.com
Di Mauro Rubino
La conferenza delle parti sul cambiamento climatico tenutasi
a Parigi si è conclusa con un accordo che dovrebbe vincolare i paesi ad
intraprendere azioni volte a diminuire drasticamente le loro emissioni di CO2.
L'accordo ha degli obiettivi ambiziosi, ma non è ancora chiaro come faranno i
paesi a convertire le fonti di produzione energetica nel giro di pochi decenni. continua a leggere su Postik
lunedì 4 gennaio 2016
Le polveri sottili del renzismo
I Chinson di Mario Airaghi, Sogni e Polveri
Nel Fotti Fotti generale dell’epilogo orgiastico
del berlusconismo non poteva che venire alla luce il Renzismo.
Poco conta se Renzi dice in giro di
essere di sinistra; da quando in qua mantiene la parola? E ancor meno conta il
fatto che padre e figlio fingano di aver litigato su Mattarella quando in
parlamento Forza Italia -alla bisogna-
corre puntualmente in soccorso del governo. Continua a leggere su Postik.it
venerdì 1 gennaio 2016
Discorsi di Matterella e Grillo. Tante parole e pochi ologrammi per il futuro
www.vignetteagj.blogspot.it
Ho ascoltato discorsi e contro discorsi, dichiarazioni e televendite di ogni sorta e l’unico dato certo è che a Mattarella hanno pignorato la scrivania mentre era costretto a parlare probabilmente sotto ricatto di Rondolino dietro le quinte.Simpatico Rondolino … scrivo ogni Natale sia a lui che a Brunetta ma niente: nessuno di questi due folletti in esilio vuole raccomandarmi a Babbo Natale. Sapete com’è, almeno lì la paga e buona e il lavoro è stagionale. Se uno deve emigrare lo faccia con tutti i crismi. continua a leggere su Mel@Cotogna
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