Siamo ad una svolta.. ma fermi in curva e in panne da tempo immemore! Napolitano è un complottista senza scrupoli. Già nell’estate del 2011 il Presidente della Repubblica aveva in mente di affidare a Mario Monti la guida del governo in vista di un fallimento di Berlusconi. E’ lo stesso Monti a dichiararlo in un’intervista ad Alan Friedman: “nel luglio del 2011, Napolitano mi diede segnali in quel senso, chiedendomi se ero disponibile a guidare un governo tecnico.”
Dopo questo “sensazionale
scoop” di Friedman è successo di tutto: Forza
Italia e il M5S gridano allo
scandalo chiedendo a gran voce la testa del sovrano; Minzolini addirittura dichiara, “apparentemente a parole sue”, di
“rivalutare” l’impeachment per Napolitano dei pentastellati. Il senatore di Forza Italia negli
ultimi tempi fa un uso improprio della sua lingua, strumento - nel suo caso -
ideato unicamente per allietare in silenzio ben altre superfici!
Che Napolitano ami patologicamente gli esecutivi accozzaglia,
definendoli di respiro trasversale e di interesse nazionale, è cosa nota, e questa notizia non aggiunge
nulla di nuovo. Come scrive Travaglio, già il compianto Padoa Schioppa ricordava quanto Napolitano premesse per un
governaccio modello “cinepanettone di Natale”, dove le forze politiche non sono
altro che un miasma indistinto, casereccio, volgare e chiassoso, il cui unico compito
consiste nell’approvare – rigorosamente a pancia e tasche piene - leggi
proposte da un “designato” dal Quirinale (ogni
riferimento al governo Letta è puramente intenzionale).
Dunque dov’è la novità?
Se scaviamo un altro po’ scopriremo che Napolitano anelava morbosamente le
larghe intese dai tempi di Occhetto;
scrivendogli alla chetichella sui suoi foulard a mo di promemoria “con viva e vibrante intenzione I Love
governo di coalizione”.
Non possiamo certo dire
che Napolitano sia il migliore dei presidenti possibili, anzi non lo possiamo
dire per niente, ma da qui a gridare al
Giorgiogate per far vendere più copie del libro di Friedman è troppo.
Che nel luglio del 2012
Napolitano abbia vagliato nel circondario un’alternativa a un Berlusconi oramai fuori di cotenna,
plurinquisito, erotomane e favoreggiatore della prostituzione minorile credo
sia il minimo. Se hai Berlusconi al
governo un piano B si rende necessario! Devi per forza tenere in caldo una
seconda opzione se hai a che fare con Presidente del Consiglio che chiama “culona
inchiavabile la Merkel” e che abusa
del suo potere cercando di far dichiarare ad un intero parlamento che la sua
amante minorenne marocchina è in realtà la nipote del presidente egiziano!
Forse nessuno ricorda
che Berlusconi in campo europeo e internazionale non era tenuto in nessuna
considerazione, per usare un eufemismo: a Silvio non lo cagava più nessuno! Mettiamocelo
in testa, fuori dai patri confini il nome Berlusconi è oramai sinonimo di
ridicolo. Un nome, oramai innalzato a sostantivo, destinato a soppiantare definitivamente
l’oramai stantio e anacronistico “scemo del villaggio”!
Certo, c’è anche da
dire che Napolitano non ha fatto un affare nel consultare Monti; l’esperienza di governo del professore è
stata tanto sediziosa quanto drammatica, peggiorando oltretutto lo stato delle cose.
Diciamola tutta, re Giorgio non sa scegliersi gli amici,
e l’attuale governo dello spretato Enrico ne è l’ulteriore riprova. Forse le
sue scelte sono state oculate e precise per blindare in tempi di crisi gli interessi
degli istituti bancari e della Bce, ma è fuor di dubbio che sono state totalmente
disastrose per il resto del paese.
Se proprio vogliamo recriminare
qualcosa al nostro “pseudo-sovrano” non dovremmo
soffermarci inutilmente sul quando ha contattato Monti, ma piuttosto sul perché
lo ha fatto. Napolitano, nel chiedere prima a Monti e poi a Letta di governare,
chi o cosa ha voluto favorire? Con quali intenzioni lo ha fatto? E perché ha preferito mandare definitivamente
in totale malora l’intera economia di una nazione già in ginocchio per tutelare
gli interessi di pochi e i privilegi di una classe politica oramai irrimediabilmente
compromessa?
Nessun commento:
Posta un commento