Non si salva più
nessuno! Sono tutti illegittimi: illegittimi gli ultimi quattro governi e tutte
le loro leggi, illegittimo il nostro Presidente della Repubblica, l’unico
eletto due volte - ironia della sorte -, ed è illegittima per due terzi la
stessa Corte Costituzionale (perché eletta per un terzo dal parlamento in
seduta comune e per un altro terzo “nominata” dal Presidente della Repubblica).
In pratica siamo l’unico Paese democratico al mondo con tutte le istituzioni
bastarde! Rispetto all’Italia persino la Corea del Nord sembra la Svezia! Siamo all’anarchia dell’andato a male… da due giorni abbiamo scoperto che siamo
illegittimamente governati da almeno otto anni anche se presto scopriremo che per
la proprietà delle “larghe intese” due “illegittimazioni” annullandosi fanno
una “legalizzazione”. Prepariamoci a tutto perché possiamo star certi che assisteremo
a tutte le più fantasiose e giustificatorie interpretazioni, alle più temerarie
e assurde arrampicate sugli specchi. E’ facile intuire che si inventeranno di
tutto perché il paradosso in cui ci troviamo lo permette. E già il nostro
Presidente della Repubblica ha inaugurato la stagione del bizantinismo estremo
dichiarando che le ultime elezioni sono legittime in quanto la Corte
Costituzionale ha chiesto a questa legislatura di riformare la legge
elettorale.
A questo punto
bisognerebbe innanzitutto ricordare al nostro Presidente della Repubblica che
egli è “esclusivamente” difensore e garante della Costituzione e non certo del
governo in carica o della classe politica; sarebbe quindi più confacente alla
sua carica difendere un po’ più l’operato dell’Alta Corte e molto meno
l’inettitudine dell’attuale legislatura – ci guadagnerebbe anche in immagine.
Altresì va detto che la Consulta non può agire ma solo esprimere un giudizio di
merito, in questo caso su anomalie costituzionali, quindi non può certo entrare
in modo drammatico a “gamba tesa” in una situazione già di per sé rovente e dichiarare
che siamo in uno stato di totale anarchia rappresentativa perché da otto anni
c’è una legge elettorale incostituzionale.
I giudici hanno agito
con una cosa che si chiama “buon senso”, caratteristica ignota ai nostri
rappresentanti e purtroppo sconosciuta anche al nostro Capo dello Stato, il
quale ha abusato per l’ennesima volta della propria carica per legittimare
impropriamente un esecutivo da lui voluto - e Dio solo sa il perché vistone
l’operato! Napolitano cosa si aspettava? Che la Consulta dichiarasse
palesemente le ultime tre legislature illegittime facendo piombare il paese
ancora più nel caos? Che i giudici costituzionali abusassero - come ha fatto
lui - del loro ruolo agendo direttamente? Se esiste una figura che può
sciogliere e delegittimare una legislatura è proprio quella del Presidente
della Repubblica, e con questa decisione della Corte ne avrebbe avute anche le
motivazioni, ma Napolitano se ne è guardato bene da farlo… e con la sua
dichiarazione ha furbescamente rimandato tutto al mittente, credendo così di
azzerare tutto. Pia illusione quella di Napolitano, destinata a durar poco.
Cosa accadrà, ad esempio, quando Berlusconi si dichiarerà non decaduto perché
la legge Severino – essendo stata promulgata da un parlamento illegittimo
- non è valida? Certo, potranno
rispondere a Berlusconi che lui stesso non è mai stato eletto legittimamente
dal 2006, ma questo non vale solo per “Papi” ma per tutti gli eletti: vale per
le leggi da loro promulgate, vale per tutte le loro decisioni, per tutti i loro
privilegi, per i loro stipendi e per tutti i rimborsi elettorali gonfiati dei
partiti (a proposito credo ci siano gli estremi per una denuncia a proposito),
vale insomma per tutto quello che le istituzioni hanno fatto in questi ultimi
otto anni. Tutti contro tutti! Tutti si potranno dare dell’illegittimo e
dell’anticostituzionale. L’unica cosa positiva è che finalmente possiamo
chiamarli bastardi istituzionali senza temere querela! Ma è una magra
consolazione visto che il nostro Presidente preferisce lasciare le cose come
stanno; in fondo lui è un sognatore, crede ancora nella “pacificazione
nazionale”, nelle “un po’ meno larghe intese” che si ritrova, e non vuole
capacitarsi di aver fallito. Il suo sogno è diventato un vero e proprio incubo.
Cosa ancora deve accadere per far fare a tutti loro il tanto agognato passo
indietro? Un’intera generazione politica è andata in cenere ma nessuno vuole
accettarlo: hanno ancora la faccia tosta di insistere, persino quando sono
stati delegittimati si arrogano
criminosamente il diritto di legittimarsi da soli… ce ne vuole di stomaco!
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