Poche
cose mi sono state insegnate - o meglio poche ne ho recepite. Però una ha un
gran valore, specialmente trovandomi per caso in una nazione inevitabilmente vocata
al servilismo, e cioè che persino il culo del re non è una fabbrica di lingotti
d’oro.
Siam
sinceri, non è che lo stato è diventato ladrone e lontano anni luce dalla vita
reale per grazia ricevuta, non è che ha fatto un patto col diavolo o ci ha
sedati contro la nostra volontà per poi sodomizzarci a iosa.
Amiamo
cercar protettori, santi in paradiso, referenti. Il clientelismo è la
costituzione grigia del nostro paese accovacciata maliziosamente dietro quella
formale e Dio solo sa cosa combina.
Ma
in questo periodo di trasformazioni – che temo gattopardesche – molti protetti
non sanno dove sbatter la testa. E’ un periodo di crisi per le lingue felpate –
che per inciso sono la vera maggioranza di questa striscia di terra che
chiamiamo Italia.
Immaginiamo
un Feltri o un Vespa ora che Silvio è fuori gioco. Ste povere creature non
sanno come sarà il loro domani, devono attendere una nuova classe dirigente per
poter esprimere nuove opinioni – che ovviamente definiranno originali ed
indipendenti. Anche Sallusti che sperava
in qualche mesata di galera per vestire i panni del martire ora è costretto a “pensare”,
a “scrivere” senza un referente, senza sapere domani chi comanda. Ora si starà
pentendo di tutte le sue scelte, in realtà voleva essere l’erede di Suor
Germana e scrivere ricette. Vent’anni a dare il culo e poi? La classe politica li abbandona così? Ma il
berlusconismo si rende conto quanto costi ristrutturare un paio di chiappe e di
quanto è difficile trovare un nuovo padrone? E fino alle elezioni cosa
scrivono? Feltri è disperato, addirittura cerca ciò che più vicino al fascismo
e strizza l’occhio a Grillo. Questa è disperazione! Belpietro addirittura è
dimagrito da far paura… è un’allucinata mascella che cammina senza una meta. Lo
chiamano direttore ma ultimamente per evitare di scrivere ha sparso la voce che
dirige una scuola elementare e ne approfitta per pubblicare i temini dei
bambini – infatti tutti hanno lo stesso titolo “svolgo”. Fede non ha più una lira, ma è colpa sua, ha
giocato sul nero al casinò tutta lo staff del tg4 e adesso girano con un
superotto del 79’ .
L’unico
in salute è Giuliano Ferrara, anzi ha messo su qualche quintale… tanto Il Foglio
non lo leggeva nessuno prima, e, detto per inciso, non è neanche buono per accartocciare
il pesce… quindi non è che le cose cambino molto – tanto i quattrini dello
stato alla stampa nessuno li tocca e può ingrassare in pace.
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