In
un Paese vicino vicino …. così vicino che ci stiamo dentro, dopo la dittatura
infinita del cavaliere oscuro, che terrorizzava tutti gli abitanti galoppando
nudo su un cavallo a dondolo, si instaurò un governo di mercanti maghi,
esattori magici, usurai dalla lunga cravatta e elfi presuntuosi. Principe di
questa accolita di esseri curiosi era un certo mago che prese il nome di
Gandalf il tirchio! Tassava tutto e tutti! Col suo occhiale magico si teneva
appena appena in vita… seduto sul suo trono di 730! La sua collaboratrice più stretta
era un elfo rattrappito, molto “choosy” ed aveva poteri strani: appena piangeva
schioppavano pensionati e lavoratori, sparivano stipendi, guadagni e conti in banca…
e ovunque andasse sparava solo puttanate che avevano la capacità di fare
incazzare anche un bradipo in coma!
Intanto
il nano dittatore fomentava in silenzio anche se per mesi non profferì parola.
La sua ultima affermazione fu un qui pro quo: infatti, quando si insediò il
nuovo governo… il suo più stretto collaboratore - lo stregone Cicchitto - gli
sussurrò in un orecchio plastificato: “C’è Passera nel governo!” E lui indignato gridò: “Non
è vero! c’era più passera nel mio!” E da allora si chiuse
in un rassegnato mutismo… peregrinando tra i suoi spogli castelli - non
condonati - organizzando gruppi di preghiera con le lingue magiche Bondi e
Fede, con la fata Minetti e la ninfa Ruby – la quale, anche se in passato
segretamente minorenne, venne inserita nella lista degli ospiti come Segretario
dello Spi (sindacato dei pensionati italiani) !
Intanto, nella foresta delle “cazzate volanti”, figure - neanche losche - di mediocre
volontà organizzavano una tenace resistenza contro i tiranni! Si annoveravano
tra le quinte colonne il gigante fumante Bersani, il poeta Nichi- che parlava
in rima mettendo insieme parole di vecchi articoli di “Lotta Continua” -, l’orsacchiotto
Beppe e l’incomprensibile orco Antonio… . Ma tra tutti spiccava lo Hobbit Matteo!
Sino a pochi anni fa era un personaggio anonimo, con la personalità di un rubinetto
che perde; ma un bel giorno, camminando "per caso" sulla riva sinistra del fiume delle
minchiate, trovò un martellone magico che si impossessò di lui… intimandogli e
convincendolo di rompere e rottamare tutte le cose e le persone inutili… . Lo
hobbit - subito iluminato da questo oggetto magico -, cominciò il suo lavoro
dandosi una martellata sulle tempie!
In una sera di ottobre, mentre tutti questi eroi organizzavano la resistenza, spuntò
dalla foresta il Gollum Massimo, il quale sibilò agli insorti: “Io ssssssono la
sssssinistra in quesssssto paessssssssseeee!” Tutti si guardarono stupiti e
calò un imbarazzante silenzio tra gli insorti: sino a ché lo Hobbit Matteo - di botto - lo rintronò con una martellata tra capo e collo … e l’orso Beppe si domandò
stupito: “Ma che cazzo ci faceva Pinocchio in questa storia?”
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