Durante
la “Seconda Repubblica” i partiti hanno speso circa 570 milioni di euro, non
poco… ma il bello sono i rimborsi! Per questa cifra i partiti italiani sono
stati rimborsati del 400% circa, cioè una cifra che ruota intorno ai due miliardi
e duecento milioni di euro.
In
confronto la Prima Repubblica
era una Onlus!
E’ come se io andassi al supermercato e comprassi uno shampoo… e la
cassiera mi da in omaggio tutto lo scaffale! Creare partiti è un affare! E’ il
paradiso delle pezze d’appoggio! Ed è mai possibile che con tutti questi soldi
il Trota non s’è fatto levare quella noce vuota in testa per sostituirla con un
cervello vero – anche quello di una scimmia urlatrice sarebbe stato un passo in avanti -, che Di
Pietro non è riuscito a pagarsi un corso di dizione? E Scajola? Lo smemorato della cricca si sarebbe
potuto permettere qualche camionata di fosforo per la memoria… e anche per
farsi vedere di notte. E’ proprio vero che chi ha i soldi non sa poi che
farsene! Dico, due miliardi e rotti di euro! Esclusi stipendi, agevolazioni,
straordinari per esser stato in una commissione parlamentare, casomai sul fisco…
una barzelletta in pratica. Ho l’abbonamento gratis per la metro? No, ti
spettano un paio di vagoni! Pranzo gratis al ristorante della Camera? No! Non
solo… caffè, ammazzacaffé, digestivo brioschi, una ciulatina alla cameriera e
gastroscopia inclusa in una clinica svizzera – nella quale nel frattempo ti
riassestano le tette e le chiappe alla moglie e all’amichetta – per la prima
però vai al risparmio -, ti producono un clone – così per sicurezza -, ti
allungano e ti tirano fino a somigliare a “IT
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