di Marco Terribili
Oggi però la
parola d’ordine è una sola: indifferenza. Ma l’indifferenza sa indubbiamente presentarsi
sotto varie forme. E se è indifferenza quella del passante, che potevo essere
io o tu che stai leggendo, che continua sulla sua strada, lo è anche quella di
chi addita, come complici dell’ assassino, tutti i passanti che non si sono (o
non si sarebbero) fermati.
Non è forse indifferenza
quella di chi scarica il barile delle istituzioni nei 3 milioni di bicchieri
degli abitanti di una Capitale allo sbando? Non è forse indifferenza quella di
chi fa affidamento sulle segnalazioni dei cittadini alla Polizia, mentre taglia
i fondi alla pubblica sicurezza? E non è indifferenza quella di chi non cerca
di fermare una piaga cruenta come il femminicidio alla radice, andando nelle scuole, nelle piazze, sui
social network, a dire alle ragazzine che se il fidanzatino le picchia (anche
solo una volta) non è un passionale, uno degli ultimi romantici, uno troppo
innamorato ma è semplicemente uno stronzo? Continua a leggere su Postik
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