L’immagine di copertina
per questo articolo non è recente ma risale addirittura al 2011, quando un’inchiesta il superpoliziotto Vittorio
Pisano rivelò quanto la camorra fosse inserita in “onesti” e riciclatori
esercizi commerciali, in special modo bar, ristoranti e pizzerie.
Insomma le pizzerie non
erano altro che remunerative “lavatrici di denaro sporco”. Le ricchissime
famiglie della criminalità devono pur ripulire le ingenti somme di denaro
guadagnate con estorsioni e traffici illeciti di ogni genere, no? Il denaro
sporco non lo vuole nessuno e non serve a niente. Continua a leggere su UltimaVoce
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