La commissione Ambiente è
stata furba, molto furba: il bene da tutelare in sé resta, l’acqua pubblica
nessuna la tocca, ma con la soppressione dell’ art.6 le “infrastrutture” possono essere private. Non
potendo toccare l’acqua hanno preferito avvinghiarsi sui rubinetti.
Facciamo un esempio
anatomico: il sangue che ci scorre nelle vene è nostro, solo nostro e per
sempre nostro, ma il controllo delle vene e delle arterie è di Dracula (il riferimento
a Sallusti è puramente letterario). Continua a leggere su UltimaVoce
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