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Escluse tutte le giustificazioni
a arrivati alla nuda e cruda realtà dei fatti non ci resta che prendere atto di
quello che, nonostante tutto, ci resta tragicamente davanti: dei morti
innocenti i cui nomi ci lasceranno comunque indifferenti, fa molto più effetto
il numero e il metodo terroristico non certo ogni singolo nome di ogni singola
vittima.
Ecco, in un modo o nell’altro,
siamo salvi dall’impossibile pensiero di ogni vita caduta, di ogni corpo
esanime, l’inferno dell’assenza di un’alterità che non ci appartiene, ma per la
quale ci vestiamo a lutto, è allontanato, i fantasmi che ci perseguitano per
nostra fortuna non esistono. La nostra coscienza è salva e può fare, in tutta
tranquillità, la sua giornaliera e ipocrita ginnastica di indignazione. Continua a leggere su POstik
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