Le mode, si sa, si affermano e sono dimenticate con grande rapidità e, aggiungiamo, spesso arrivano con un certo ritardo. La classe capovolta dunque, negli Stati Uniti già considerata preistoria, in Italia vive una sua seconda giovinezza e diventa addirittura innovativa. Ricorda per certi versi il destino di tanti calciatori europei che, al termine della carriera, si trasferiscono nei campionati dell’estremo oriente o dell’ America del nord con la promessa, ovvio, di lauti guadagni. Dunque il “progetto classe capovolta”, come un vecchio calciatore, acciaccato e rottamato dalla sua vecchia squadra, approda nel campionato italiano. Continua a leggere su PostikAttualità
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