In Verità

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venerdì 11 ottobre 2013

I CLANDESTINI DELLA DISCORDIA!



Non è stato un problema di connessione dei terminali. I senatori a cinque stelle Cioffi e Buccarella hanno presentato un emendamento contro il reato di clandestinità senza il placet di Grillo e Casaleggio, i quali con un post scritto a due mani sul Blog del comico hanno subito gridato all’ammutinamento: Il “M5S non è nato per creare dei dottor Stranamore in Parlamento senza controllo”, precisa perentorio il duo, “questo emendamento è un invito agli emigranti dell'Africa e del Medio Oriente a imbarcarsi per l'Italia”
Innanzitutto c’è da dire che sia il vulcanico Beppe che il cassandreggiante Gianroberto avrebbero dovuto prevedere – vista  la loro profetica lungimiranza - che i parlamentari selezionati “democraticamente” dalla rete avessero, tra i vari optional in dotazione, autonomia di pensiero, libero arbitrio e “malauguratamente” una coscienza civile – qualità che per fortuna esprimono spesso e volentieri nelle sedi istituzionali. In secondo luogo bisogna prendere atto che l’arresto previsto dalla Bossi-Fini non ha rappresentato per nulla un argine efficace sino ad oggi. Il flusso massiccio di migranti in questi anni ce lo dimostra inequivocabilmente. Insomma, se io fossi un povero disperato, disposto a morire in mare per poter arrivare sulle nostre coste, non credo mi farei scoraggiare o spaventare dalla possibilità di essere arrestato una volta sbarcato. Anzi ne sono certo… questo spiacevole particolare non starebbe di certo in cima alle mie immediate preoccupazioni.  
Proseguendo la lettura del post, Grillo e Casaleggio puntualizzano che il Movimento da loro fondato - ma non da loro rappresentato - non prevedeva “volutamente” nel suo programma elettorale una voce dedicata alla modifica delle leggi sull’immigrazione, perché “se durante le elezioni politiche avessero proposto l'abolizione del reato di clandestinità, presente in paesi molto più civili del nostro, come la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, il M5S  avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico”
E’ vero, questo argomento non fa proseliti e non porta voti! Anzi, se il Movimento Cinque Stelle si fosse azzardato in campagna elettorale a tutelare i diritti degli immigrati ora vedremmo Casaleggio a Misteri al posto di Adam Kadmon a sparar date sulla fine del mondo perché e fidanzato con Gaia e Grillo sarebbe in analisi per controllare la sua rabbia sotto l’effetto di massicce dosi di benzodiazepine.  Però c’è da dire che il Movimento da sempre si fregia di tutelare e proteggere la nostra Costituzione, e nella nostra carta fondamentale - più precisamente  nell’articolo 10 - è previsto il diritto di asilo e di tutela nei confronti di tutti gli stranieri che ne fanno esplicita richiesta, sempre nel rispetto della legge; e siccome molti dei clandestini che arrivano in Italia provengono da nazioni in guerra, dove i diritti fondamentali sono assenti, l’argomento clandestinità, nonostante non sia contemplato nell’agenda delle battaglie a cinque stelle, non può essere comunque ignorato dalla coppia di apologhi della “costituzione” Casaleggio-Grillo.
E’ piuttosto sconsolante immaginare che un programma elettorale sia stato stilato solo per ottenere consenso. Perché è questo che emerge dal post di Grillo. Non è bello far man bassa di voti cavalcando all’impazzata il malcontento popolare, anche se  dai tempi di Berlusconi è lo sport preferito della nostra sterile politica. E’ triste pensare che sia proprio il “nuovo” che vuole mandare a casa il “vecchio” ad utilizzare i suoi stessi metodi demagogici e propagandistici.
Mi piace pensare invece al “Cittadino deputato” Mattia Villarosa, il quale ha sbugiardato pubblicamente il Presidente Letta in Aula, al Cittadino deputato Giachetti che ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro il Porcellum, e ai Senatori Cioffi e Buccarella, che difendono i diritti dei più deboli, anche se combattono una battaglia impopolare che non porta voti.    


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