Non è stato un problema
di connessione dei terminali. I senatori a cinque stelle Cioffi e Buccarella
hanno presentato un emendamento contro il reato di clandestinità senza il
placet di Grillo e Casaleggio, i quali con un post scritto a due mani sul Blog
del comico hanno subito gridato all’ammutinamento: Il “M5S non è nato per
creare dei dottor Stranamore in Parlamento senza controllo”, precisa perentorio
il duo, “questo emendamento è un invito agli emigranti dell'Africa e del Medio
Oriente a imbarcarsi per l'Italia”
Innanzitutto c’è da
dire che sia il vulcanico Beppe che il cassandreggiante Gianroberto avrebbero
dovuto prevedere – vista la loro
profetica lungimiranza - che i parlamentari selezionati “democraticamente”
dalla rete avessero, tra i vari optional in dotazione, autonomia di pensiero,
libero arbitrio e “malauguratamente” una coscienza civile – qualità che per
fortuna esprimono spesso e volentieri nelle sedi istituzionali. In secondo
luogo bisogna prendere atto che l’arresto previsto dalla Bossi-Fini non ha rappresentato
per nulla un argine efficace sino ad oggi. Il flusso massiccio di migranti in
questi anni ce lo dimostra inequivocabilmente. Insomma, se io fossi un povero
disperato, disposto a morire in mare per poter arrivare sulle nostre coste, non
credo mi farei scoraggiare o spaventare dalla possibilità di essere arrestato
una volta sbarcato. Anzi ne sono certo… questo spiacevole particolare non starebbe
di certo in cima alle mie immediate preoccupazioni.
Proseguendo la lettura
del post, Grillo e Casaleggio puntualizzano che il Movimento da loro fondato -
ma non da loro rappresentato - non prevedeva “volutamente” nel suo programma
elettorale una voce dedicata alla modifica delle leggi sull’immigrazione,
perché “se durante le elezioni politiche avessero proposto l'abolizione del
reato di clandestinità, presente in paesi molto più civili del nostro, come la
Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso
telefonico”
E’ vero, questo
argomento non fa proseliti e non porta voti! Anzi, se il Movimento Cinque Stelle
si fosse azzardato in campagna elettorale a tutelare i diritti degli immigrati
ora vedremmo Casaleggio a Misteri al posto di Adam Kadmon a sparar date sulla fine del mondo perché e fidanzato con Gaia e Grillo sarebbe in analisi per controllare la sua rabbia
sotto l’effetto di massicce dosi di benzodiazepine. Però c’è da dire che il Movimento da sempre
si fregia di tutelare e proteggere la nostra Costituzione, e nella nostra carta
fondamentale - più precisamente
nell’articolo 10 - è previsto il diritto di asilo e di tutela nei
confronti di tutti gli stranieri che ne fanno esplicita richiesta, sempre nel
rispetto della legge; e siccome molti dei clandestini che arrivano in Italia
provengono da nazioni in guerra, dove i diritti fondamentali sono assenti,
l’argomento clandestinità, nonostante non sia contemplato nell’agenda delle
battaglie a cinque stelle, non può essere comunque ignorato dalla coppia di
apologhi della “costituzione” Casaleggio-Grillo.
E’ piuttosto
sconsolante immaginare che un programma elettorale sia stato stilato solo per
ottenere consenso. Perché è questo che emerge dal post di Grillo. Non è bello
far man bassa di voti cavalcando all’impazzata il malcontento popolare, anche
se dai tempi di Berlusconi è lo sport
preferito della nostra sterile politica. E’ triste pensare che sia proprio il
“nuovo” che vuole mandare a casa il “vecchio” ad utilizzare i suoi stessi
metodi demagogici e propagandistici.
Mi piace pensare invece
al “Cittadino deputato” Mattia Villarosa, il quale ha sbugiardato pubblicamente
il Presidente Letta in Aula, al Cittadino deputato Giachetti che ha iniziato
uno sciopero della fame per protestare contro il Porcellum, e ai Senatori
Cioffi e Buccarella, che difendono i diritti dei più deboli, anche se combattono
una battaglia impopolare che non porta voti.
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