Cosciente che
avrei assistito all’ ennesima epifania di Berlusconi dopo la decisione della
Cassazione sul processo Mediaset ho preferito attendere, e sono stato premiato.
Il pregiudicato Berlusconi – ha perso anche il titolo di Cavaliere dopo la
condanna -, ha rilasciato un videomessaggio fenomenale, nel quale possiamo
cogliere delle preziosissime chicche tra le pieghe stoppose del “trito e
ritrito”. Inizialmente il condannato non va a braccio… e si vede! Non solo lo
notiamo perché legge, ma anche perché la sintassi corretta suggerisce che quel
testo non è farina del suo sacco. Probabilmente il principe del foro Coppi gli
ha consigliato una dichiarazione breve e sobria, composta da tre, al massimo
quattro, punti: il primo punto consisteva nel far apparire la magistratura come
un organo impazzito non solo “giustizialista” ma anche come un potere oramai stabile, tirannico e
radicale che ha “invaso e conquistato” il campo politico sin dai tempi di “Mani
Pulite”. Anche se Berlusconi è ben attento a ricordare solo gli anni della
genesi del fenomeno, il “92’ e il 93’” – un attacco diretto alla Procura di
Milano avrebbe generato innanzitutto l’ulteriore inasprirsi dei rapporti col
tribunale che lo giudicherà nel nuovo appello sull’ interdizione, ma
soprattutto avrebbe provocato il disappunto di tanti italiani, anche di destra,
che hanno visto in quegli anni il dissolversi, grazie alle inchieste delle
procure, non solo la “Prima Repubblica” ma anche le morti di Falcone e
Borsellino. Quelli sono anni da trattare con delicatezza, e Berlusconi questa
delicatezza non la possiede. Il secondo punto era un evergreen: Berlusconi è la
vittima privilegiata di questa tirannia dei magistrati oramai ventennale! Il
solo nemico rimasto a questi malefici inquisitori dopo aver dilaniato la
Democrazia Cristiana e il Partito Socialista – anche se lui accenna al “pentapartitismo”
dell’epoca. A questo punto il Berlusconi irato prende il sopravvento! Salta lo
schema preparatogli con cura e si mostra in tutto il suo inconfondibile stile!
Forse dall’altra parte della telecamera Ghedini e Coppi hanno iniziato a strapparsi i
vestiti, a dare testate al muro, e bestemmiando avranno pensato di cominciare a
difendere mafiosi, perché loro almeno non parlano a cazzo! Oramai il
pregiudicato è senza freni e ne spara certe che sono da antologia; alcune da
repertorio, altre… dei veri e propri inediti: dalla lotta al comunismo –
protetto e incentivato dalla magistratura – al senso di sacrificio immane per
amore della patria nella sua “discesa in campo”, sino ad autodefinirsi come il
meglio che l’Italia potesse offrire al servizio del Paese! Il “D.O.C.G. per
eccellenza! Meglio del Brunello e del Parmigiano. All’acme del delirio
Berlusconi ha toccato vette di megalomania inarrivabili: si è descritto come
colui che ha fatto sì che l’Italia non fosse serva delle altre nazioni, ma voce
rispettata e temuta; e non contento ha dichiarato che possiede, grazie alle sue
capacità politiche, una credibilità internazionale universalmente riconosciuta
e apprezzata – qui inequivocabilmente dimostra di possedere una fantasia
talmente aliena dalla realtà che oramai si è cronicizzata nel patologico.
Infine, dopo aver elencato tutti i suoi pregi immaginari, dichiara tutta la sua
indignazione e delusione nei nostri confronti: è possibile che alla fine di
questa carriera perfetta e sacrificata in nome del bene dell’Italia lo
ringraziamo così? Condannandolo? Privandolo della sua libertà personale? Siamo
proprio dei Giuda! Invece di scolpire statue e distribuire preci miracolose (o “miracolabili”
sulla fiducia) con la sua effige lo mettiamo agli arresti? Paese ingrato – cosa
vera ma non in questo caso!
Silvio… ma hai
visto quando è stata letta la decisione della Consulta? Il povero presidente
Esposito e colleghi non potevano farci nulla. Sette ore di Camera di Consiglio,
Coppi ha presentato trenta e passa opposizioni alla sentenza di appello. Tutti
hanno lavorato come matti per trovare un appiglio, ma le prove erano
schiaccianti e gli incartamenti senza vizi o errori! La procura di Milano ha
lavorato bene… purtroppo per te. I membri della Consulta erano rassegnati…
moggi moggi, … sembrava che stessero dicendo: “Scusateci, noi abbiamo provato a
vedere cosa si poteva fare… ma qui è tutto ineccepibile! Dobbiamo confermare la
condanna per frode… al massimo possiamo rispedire alla Corte d’Appello di
Milano l’interdizione perché è un po’ esagerata, ma più di questo non possiamo
fare… se neghiamo l’ineccepibilità del procedimento e la fondatezza delle prove
non solo è reato ma facciamo una figura di merda colossale!
E così
Berlusconi è stato condannato a quattro anni, ma ne sconterà solo uno perché
tre sono stati indultati; forse li espierà ai domiciliari o nei servizi sociali
– può anche capitare che sia assegnato “miracolosamente” allo stesso parlamento;
infatti è già capitato che un esponente politico condannato sconti la pena ai
servizi socialmente utili della Camera o del Senato, aspettiamoci dunque di
tutto. Ma Silvio non si è arreso! Ha annunciato che chiamerà i giovani migliori
–lo abbiamo visto -, le forze imprenditoriali e politiche più vivaci e
brillanti della nazione – lo abbiamo visto – e fonderà una nuova “Forza Italia”….
che per prima cosa riformerà la Giustizia!, curando così definitivamente il
Grande Male del Paese! W l’Italia, W Forza Italia! TO BE CONTINUED!
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