Non pago di aver
calpestato i diritti di asilo ad una madre e una figlia il nostro Alfano si è
spremuto le meningi e ne ha mollata un’altra. “Che siano i paesi di provenienza
degli immigrati in carcere a pagare loro vitto e alloggio”, sentenzia sicuro e
borioso dal palco del meeting di Comunione e Liberazione – certo di aver detto
qualcosa di intelligente e non una cazzata immane. Una cosa è certa, il numero
due del governo Letta ha studiato poco e male gli esami di Diritto Costituzionale
e di Diritto Internazionale e, soprattutto, ha poco senso della realtà, perché
se i “cosiddetti” “paesi di provenienza” potessero sostenere e garantire le spese
processuali e di mantenimento in detenzione dei loro emigranti non sarebbero
paesi poi così “inguaiati” sia dal punto vista della difesa dei diritti che da
quello economico da generare massicci flussi migratori.
Ma prescindendo dal
buon senso – caratteristica lontana anni luce dal Nostro – è la nostra stessa
legislatura a spedire inesorabilmente l’idea di Alfano nello sgabuzzino oramai stracolmo
delle minchiate italiote: infatti è un diritto acquisito degli stranieri in Italia
quello di esser trattati in sede giudiziaria come pari, cosa riconosciuta non
solo in Italia ma in ogni nazione democratica d’occidente. Se ragionassimo come
Alfano potremmo chiedere retroattivamente i danni per Sacco e Vanzetti, o gli
Stati Uniti potrebbero chiederci un risarcimento perché molti mafiosi “naturalizzati”
in galera li han mantenuti loro. Senza sottolineare il fatto che la “la genialata
di Alfano” lederebbe di riflesso le fondamenta del diritto internazionale. Piuttosto
preoccupante la cosa… perché se un cittadino comune non conosce tutte le leggi
è un conto, ma se è un ministro – dell’interno per giunta – beh… è un
tantinello grave.
La verità è che Alfano
ci ha provato! Dopo aver “fallito parzialmente” con Letta nella richiesta di
riscatto per Berlusconi ha cercato un diversivo, qualcosa che ingravidasse di
botto l’opinione pubblica per qualche giorno distraendola dall’indecoroso
epilogo giudiziario del frodatore. E allora Angelino si è spremuto, ha
ragionato, ha vagliato e si è detto: “cosa posso inventarmi? Di cosa posso
parlare? Il femminicidio è ad appannaggio della sinistra: lo usano già Letta e
la Boldrini per glissare sulla paralisi del governo, il razzismo puro e duro è
roba da leghisti lobotomizzati e farebbe più male che bene al mio padrone… .
Beh c’è la carta immigrati, posso giocarla con quella dell’affollamento delle
carceri e unire le due cose! Sono due argomenti di attualità: con la crisi poi
l’immigrato è sempre più considerato un “corpo estraneo” fra gli autoctoni,
figuriamoci poi l’immigrato in carcere… quello sta sulle palle a tutti! Perfetto… dico che le spese di mantenimento dei carcerati immigrati le devono
sostenere i loro paesi di origine e se va male possiamo sempre dichiarare
Guerra a San Marino e annetterla come primo passo del nuovo Impero!
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