L’Italia dopo il “datagate”
corre subito ai ripari lasciando parlare a ruota libera Capezzone e Brunetta.
Chiaro tentativo di depistaggio per bypassare le reali intenzioni della nostra
preparatissima classe politica alacremente impegnata ad imbastire pezze a
colori per Berlusconi e nel far passare come una svolta epocale le elemosine
promesse dall’Europa. Intanto non si riesce a dissuadere la Santanché dal funesto
proposito di candidarsi come vicepresidente della Camera… dopo averla lasciata
a casa per cinque giorni con la scusa della disinfestazione del parlamento
Daniela inizia ad insospettirsi; proprio stamane ha urlato a Sallusti: “ma tu
non volevi andare in galera?” (altro caso giudiziario caduto nel dimenticatoio;
c’è da dire che in fondo è giusto così… Sallusti voleva andare in carcere per
difendere le sue idee, poi qualcuno gli avrà giustamente rammentato che ne è
totalmente sprovvisto). Intanto Giuliano Ferrara dopo il fallimentare e indecente
tentativo di mobilitare folle in difesa di Berlusconi è stato sedato e riposto
di nuovo in gabbia; tutta la sua sete di giustizia è finita con l’esaurimento
delle scorte di magliette e rossetto – quello che non macchia quando si baciano
chiappe. Tutto qui?! Conati di idiozie estemporanei, focolai erpetici
improvvisi, fastidiosi e molesti e poi il nulla? tutto come prima? apologeti
claque che sgonfiano improvvisamente la loro fame di giustizia se non vedono la
ricevuta di bonifico. Anche qui bisogna paradossalmente difenderli: come è
possibile fare enormi figure di merda senza i fondi appropriati? Ma nessuno sa
che Ferrara sta preparando il suo numero più eclatante, la sua trovata più
scenografica: cavalcare un F35 sventolando un cappello da cowboy come il
maggiore T.J. King Kong del “Dottor Stranamore”. L’evento avrà come
sottotitolo: “come imparai ad amare i soldi più della dignità.”
Restando sempre sul
diffusissimo fenomeno “assenza totale di dignità” non possiamo non tornare sull’argomento
Capezzone! Questa figura fantasy... metà secchione e metà lingua, dotata di un’intera
pelliccia sullo stomaco, che riappare dal nulla in cui è domiciliato e che d’improvviso
si scopre difensore delle classi meno abbienti dichiarando che i soldi della
comunità europea – che sono solo stati promessi e che nessuno ancora ha visto,
e credo mai nessuno vedrà – devono essere utilizzati per abbassare le tasse. Che Capezzone sia in grado di scolpire una
statua in scala 1:1 di Berlusconi col solo ausilio della lingua è cosa nota che
va annoverata tra i talenti innati, ma che addirittura reciti la parte dello pseudo-comunista
amante dell’eguaglianza sociale pur di restituir dignità al “Cavalier
Abberrante” deve esser stata una violenza estrema perpetrata nei confronti della sua stessa persona - cosa che vedendo il tipo potrebbe anche generargli patologico piacere, ma ipotizziamo per beneficio di inventario che deve esserne uscito tremendamente provato... poverino.
Tutti lavorano per
Silvio, tutti lo amano, e chi non lo ama stringe un po’ i denti e chiude gli
occhi pensando a cose belle: perché in fin dei conti Berlusconi sta bene dove
sta: tutti combattono per lui e per il suo diritto alla rieleggibilità, ma
lotterebbero un po’ meno se Silvio fosse – ad esempio – un vetusto professore
di liceo con a disposizione intere classi di giovani studentesse, o un medico,
o un prelato che ha smarrito la vocazione a causa dei suoi insopprimibili
desideri. Avrebbe potuto far “regalini” più sobri questo è certo… ma è altrettanto
certo che sarebbe stato meno compreso e difeso, tutelato e coperto. Se
Berlusconi fosse stata una persona comune ma con gli stessi istinti le sue
vicende intime avrebbero occupato le prime pagine della cronaca nera per
qualche giorno non quelle dei maggiori quotidiani italiani ed esteri per anni. Invece
i danni politici, di immagine e di dignità che questo “Cavaliere Aberrante” ha provocato sono secondari, falsi, delle
menzogne architettate da nemici costruiti ad hoc, nemici in fin dei conti che
hanno sempre fallito perché lui è sempre lì, sempre in Parlamento, sempre al
potere.
Nonostante le tasse che pagano le sue aziende contribuiscano riccamente al mantenimento dello Stato e ad ingozzare persino i suoi stessi persecutori, viene
RispondiEliminaDiffamato da certi giornali e programmi televisivi perché vuole impedire le diffamazioni cambiando il modo di informare...
Contestato e deriso dalla stampa estera, la quale viene istigata da certa stampa nazionale...
Inquisito da certi magistrati che non vogliono rinunciare ad una comoda vita di scandalosi privilegi, impedendo che si inserisca nella legislatura la responsabilità delle loro inquisizioni...
Attaccato da certi sindacati perché vuole eliminare quelli che proteggono gli enti inutili, le cooperative rosse e quei sindacalisti che, non avendo mai lavorato, pretendono di difendere i diritti dei lavoratori...
Perseguitato da un regime che non vuole rinunciare alla sua vecchia ideologia, la quale ha e sta provocando tanti danni in certi paesi...
Il cavaliere continua la sua tenace battaglia, a volte con umorismo ma decisa, per impedire che il regime, di nuovo pelo ma di vecchio vizio come il lupo, riesca ad imporre al popolo italiano le sue perverse aspirazioni.
- da CocoMind.com - La voce del dissenso
Grazie Piero Paris per il commento, puoi anche mettere link e riferimenti, così posso leggerlo per intero, ancora grazie
RispondiElimina