Se qualcuno pensa che
siamo alla frutta è solo perché mangia lentamente; il resto della tavola è già
all’ammazzacaffé e sta bestemmiando per il conto. Letta si porta sfiga da solo
in un modo apocalittico. Onestamente già dalla faccia è palpabile un pallore
sospetto, di quelli che spingono a cercare urgentemente il ferro delle chiavi
di casa per esorcizzarlo… se non peggio. Il ragazzo non è un bello spettacolo:
è appena di un’ incollatura più roseo di Sallusti… diciamo un morto più fresco…
ma lo stesso non si fa una bella pubblicità. Tutto contento si prepara per la
sua prima intervista a Ballarò, e mentre si infila i calzini la Cassazione gli
fa un servizio che non dimenticherà mai: il terzo grado per il processo Mediaset
che vede Berlusconi condannato a quattro anni e all’interdizione per cinque dai
pubblici uffici è stato fissato per il 30 luglio. Non ci voleva! Letta mette
due calzini di colore diverso tremando. “Ma come? La Cassazione che non fa
cadere in prescrizione una condanna? Si sapeva che almeno il processo Mediaset
doveva passare sotto traccia! Nessuno aveva diffuso che alla riapertura dei
tribunali a settembre, dopo il passaggio alla feriale, il procedimento di
revisione sarebbe andato in prescrizione. Ci sarà un motivo per cui tutti noi e
la stampa ci siamo fatti i cazzi nostri, no? A Silvio lo avevamo promesso! Poi
per Ruby ci saremmo arrangiati, ma almeno la condanna Mediaset doveva esser
superata.” Letta arriva a Ballarò fortemente provato e nervoso, in confronto la
Bernini sembrava vera, Sallusti intanto veniva galvanizzato ogni trenta secondi
da una batteria nascosta nelle mutande, prendeva colore ad intermittenza… un
albero di Natale in pratica! Enrico è agitato e si vede: ha la faccia di chi
ossessivamente ripete la stessa frase: “ma chi cazzo me l’ha fatto fare!” Floris
non indugia, sembra quasi un giornalista vero e con quella faccia da Alfa Alfa
redento incalza sulla decisione della Cassazione sul processo Mediaset. Letta
abbozza, svincola, rimanda, parla d’altro… e con il suo fare conia un nuovo
verbo… “GNORREGGIARE!”. Gnorreggiare è più che svincolare, è più che non
rispondere, è ostinarsi sino alla sincope nel far finta di non capire! Ma
neanche gnoreggiare serve. Letta avrà pensato di tutto: “ora fingo un infarto”,
simulo un’aggressione della Bonafé!, dico che mi ha chiamato Saccomanni
piangendo e devo scappare.” Ma alla fine il Presidente del Consiglio opta per
la soluzione più autoritaria… e anche la più stupida: s’incazza con Floris e diventa
magicamente di destra. Si trasforma in un essere a metà strada tra Gasparri,
Capezzone e Cicchitto e risponde: “Perché parliamo di Berlusconi? parliamo dei
problemi del Paese!” Aglia! Risposta da regime! Era proprio messo alle strette.
Questa soluzione lo manda definitivamente nel panico, non riuscirà a rispondere
più a niente.. lo “gnorreggio” è totale. Solo alla fine, con estrema sicurezza
dichiarerà: “nonostante tutto, assicuro che il governo non avrà rallentamenti e
non sarà messo in discussione.” A questo punto la sfiga che si porta appresso
ha infierito in modo crudele! Oggi è successo di tutto: il Pdl in fermento
contro la decisione della Cassazione pretende la chiusura dei lavori
parlamentari… e il Pd accetta con la coda tra le gambe. La Camera chiude per
tre giorni per difendere Berlusconi da una condanna neanche certa. Certo, il
fatto che è lo stesso Pdl a fremere non depone certo a favore di una fiducia
cieca nei confronti di Berlusconi da parte dei suoi, ma questo è secondario: la
giustizia italiana è tiranna a prescindere e va fermata. Non conta, paradossalmente,
se Berlusconi sia innocente o meno, conta il fatto che Berlusconi è perseguitato
dalla magistratura e questa celerità dell’iter giudiziario lo dimostra. Anche
se la Cassazione non è che abbia anticipato qualcosa: non è che prima ha detto
lo facciamo a settembre e poi ha ritrattato la data anticipandola. Ha solo
ritenuto – faziosamente però – che rimandando
all’ autunno il procedimento o parte di esso può cadere in prescrizione.
In pratica tutti si sono incazzati perché semplicemente “non se lo aspettavano,
anche se avrebbero dovuto”. Come quando ti anticipano una data d’esame all’università:
“mannaggia… non me l’aspettavo così presto!, non riuscirò a finire il
programma!”. Ma come? Non solo uno vuol far fare a Berlusconi delle vacanze
tranquille, liberandolo da pendenze false, infondate e tendenziose – così ha
sempre detto -, e non è neanche contento? Uno ti fa una cortesia e in cambio
fai scioperare un intero parlamento? Ma questa è mancanza di gratitudine! Berlusconi
poi è il primo a dichiarare che è una falsità il suo ricorrere alla
prescrizione per superare i processi… e una volta che può provarlo, una volta
che può mettere a tacere queste malelingue invidiose e giustizialiste ci resta
pure male? Certo che è strano Silvio eh? Il nervosismo dei suoi è onestamente
più comprensibile, loro ci campano con Berlusconi, e se la gallina dalle uova d’oro
tutt’a un tratto soffre di stitichezza finisce la pacchia! Prima ti sporcavi le
mani per raccogliere il dono ma te le lavavi e non ci pensavi più… adesso ci
vuole una rettoscopia approfondita… è più fastidiosa la cosa.
Ma il più grande di
tutti è stato Grillo! Lui è un grande comunicatore e lo ha dimostrato… ha
capito che vento tirava e senza perder tempo - ancora col costume bagnato - è
andato da Napolitano anticipando il suo incontro al Quirinale. Casaleggio
aspettava fuori nella posizione del loto; quando un corazziere gli chiesto se
si sentiva bene lui ha risposto che assisteva alla riunione in spirito col
terzo occhio, solo che non vedeva bene perché un ciuffo gli copriva la visuale.
Grillo è stato eccezionale, il paese è sull’orlo della crisi, della crisi più
brutta che abbia mai vissuto, il governo sta lì lì per cadere e lui è pronto a
raccoglierne le macerie. Nella sua conferenza stampa ha detto tutte cose vere e
ha sottolineato l’urgenza di interventi, la drammaticità dello stato in cui
versiamo e come tutto questo sia taciuto, minimizzato da un governo tenuto in
scacco dalle vicende giudiziarie di Berlusconi. Grillo ha avuto una tempistica
perfetta e ha riguadagnato consenso. E’ riuscito ad approfittare del grande
errore commesso oggi dalla maggioranza, quello di chiudere per tre giorni un
intero parlamento per difendere gli interessi di una sola persona, per ottenere
di nuovo credibilità. Beppe Grillo è
stato in grado di condensare in sé e nel suo movimento tutto il malumore che il
paese sta vivendo per uno scandalo senza precedenti, per la dimostrazione
ultima e più eclatante della politica “ad personam” che ha guidato questo paese
per vent’anni. In pratica nel massimo delle doglie il berlusconismo ha
partorito definitivamente il grillismo. Certo che Letta porta proprio sfiga!
Nessun commento:
Posta un commento