Si deve essere decisi coi facinorosi, severi contro i
dissidenti e spietati ed intransigenti nei confronti del passato invischiato e
colluso. Queste sono le tre linee guida di Grillo; ma a queste si aggiunge un
terzo ingrediente che fa da collante e cementa il tutto, e cioè la “mania di
persecuzione”! La paranoica convinzione di essere oggetto di campagne
denigratorie da parte dei media, della vecchia classe politica, di organismi sovranazionali
massoni e così via… col tempo si dichiarerà anche che il Sindacato Pensionati Italiani
è una copertura per una sezione Bilderberg.
Di certo Grillo e Casaleggio non godono di enormi
simpatie… però sulla persecuzione i marpioni ci marciano, ma ancora per poco –
difatti tra sette anni Casaleggio ha previsto la terza guerra mondiale e invece
di farci godere questo settennato in santa pace hanno deciso di intossicarcelo.
Ora Grillo tuona dal suo blog contro commenti poco felici nei confronti
della sua intransigenza: definisce queste persone dei Troll pagati dagli altri
partiti per “disturbare e dividere il movimento”, degli “schizzi di merda
virtuale” che vanno stanati e scoperti. Scopriamo quindi insieme se ci sono dei
Troll tra noi, con una serie di domande tipo, e se dovessimo risultare tali
autodenuciamoci in rete.SEI UN TROLL SE:
1)Hai scritto sul Blog di Grillo dopo le elezioni. (io
sono iscritto ma non ci scrivo da un paio d’anni
2) Se “malauguratamente” non aderisci dogmaticamente
alle idee del “Semplice Portavoce” del Movimento 5 Stelle e del suo “Gran
sacerdote” e lo scrivi sul suo Blog – per inciso strumento di comunicazione
dichiarato libero e democratico dal suo stesso fondatore (blog che contiene
anche un moderatore di commenti, e quindi decidono i redattori quali
dichiarazioni pubblicare o no).
3) Se ritieni legittimo e “democratico” dissentire o
non esser d’accordo dichiarandolo pubblicamente in rete o tramite qualsiasi altro
strumento di informazione (libertà garantite dagli articoli 3 e 21 della
Costituzione Italiana) Caro Beppe, ti do una brutta notizia: la rete tanto
divinizzata e osannata da voi è libera per tutti… purtroppo… eh! Per te, per i
deliri di Casaleggio, per me. E’ un guaio lo so… ma è così!
4) Sei un Troll – e questa è la condizione sovrana, ma tutte sono
necessarie -, se vieni pagato da fantomatici partiti politici o sediziosi
strumenti di informazione che vogliono surrettiziamente “screditare” le idee di
Grillo che gestisce, indirizza e guida i suoi parlamentari e senatori dal web
(Beppe… vai tranquillo!, non hai bisogno di aiuti esterni, ci riesci che è una
bellezza da solo) . In pratica, se ad ogni nostro commento ci viene corrisposto
un compenso in euro proveniente da un conto offshore denominato “Scajola” …
siamo Troll schizzi di merda!
Stabilite queste quattro condizioni e appurato di non
appartenervi io consiglierei ai “malaugurati commentatori” che hanno avuto l’ardire
di non esser d’accordo con il “Semplice Portavoce” del Movimento 5 Stelle di
querelarlo. Infatti la querela è uno strumento che spesso e volentieri lo
stesso Grillo ha usato contro chi violava i “suoi diritti d’autore”, i “suoi”
diritti di libero cittadino che “voleva esprimersi”, i “suoi” diritti di
italiano indignato per la “cattiva politica”. Se c’è una cosa che ha sempre
ferocemente difeso – e di questo bisogna dargliene atto – sono stati sempre i
diritti di espressione e dissenso. Quindi lui capirà e gioirà quando scoprirà
che ogni cittadino italiano ha i suoi stessi diritti. Non vi preoccupate, sarà
la dimostrazione della vostra maturità di cittadini che riconoscono i propri
diritti.. non potrà che ESSERNE CONTENTO!
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