Marx sosteneva che la rivoluzione proletaria dovesse
comunque partire ed essere guidata da una fetta di borghesia che, illuminata sulla
condizione operaia, prendesse congedo dal suo ruolo storico e ideologico.
Insomma che i padroni si mettessero dalla parte degli oppressi detto in
soldoni!
Questo è accaduto raramente e quando è avvenuto non è
durato molto - giusto il tempo di ristabilire priorità e caste, e Marx a tal
proposito è servito più da mezzo che da scopo.
E anche se di questi tempi il marxismo è caduto nel
dimenticatoio sembra rivivere un’ennesima giovinezza seppur mascherata da
fervente e sincero afflato di giustizia sociale.
I presidenti delle Camere Boldrini e Grasso si
decurtano lo stipendio del 30% e rinunciano alle abitazioni presidenziali…
appena gli altri parlamentari ne hanno avuto notizia volevano linciare i
grillini nelle toilettes del parlamento: Brunetta ha perso quei quattro centimetri
che lo salvavano dal metro esatto, Ghedini ha
completato la trasformazione in Gollum, Berlusconi ha chiamato Veronica per un
prestito e Apicella che da oggi in poi verrà retribuito a cozze, birra, sfogliatelle e pasta
cresciuta! Ora tutti – più nolenti che volenti – in un modo o nell’altro
dovranno darsi una calmata. I grillini negli scranni alti del parlamento –
girondini ambientalisti e feroci – li osservano con occhi censori e
moralisteggianti! Ma questi figli di Beppe Savonarola faranno di peggio:
andranno a controllare i conti e i lavori della Tav, spulceranno nelle
commissioni parlamentari dichiarando di rendere pubbliche tutte le decisioni e
tutti i lavori. Sarà un po’ come avere qualche centinaio di Julian Assange pronti
a rovistar nelle braghe della casta!
Ma due segnali mi hanno davvero stupito e meravigliato:
il primo è reale mentre il secondo è “pericolosamente” simbolico!
La Chiesa cipriota mette a disposizione tutti i suoi
beni per far fronte al tracollo economico dell’isola. Il Primate Ortodosso Chrysostomos
lo ha annunciato dopo un incontro col Presidente Anastasiades Nikos. Cipro è un’isola
particolare… fino a qualche anno fa si era certi che la Cipro povera fosse
quella turca e invece d’un tratto si scopre che questa nazione con appena poco
più di un milione di abitanti - più piccola della Sicilia e della Sardegna - ha
accumulato un debito di dieci miliardi di euro! Onestamente… come è possibile? Come
può accadere che ci sia un debito procapite astronomico, improbabile anche per
la mente più malata? Dell’ordine del milione di euro per abitante?
C’è da dire che questa piccola isola è – in un certo
senso – la cassaforte della Russia: quindi si cerca di salvarla a tutti i costi
se non si vuole entrare in guerra con Putin e la mafia russa, e se non si vuole
restare senza gas! Ma la domanda resta… come è possibile avere un debito a
cranio cipriota per un milione di euro? Quindi non c’è da meravigliarsi se gli
abitanti dell’isola si sono un tantinello innervositi quando il governo ha proposto di agire con un prelievo
forzato sui loro conti correnti, anche perché c’è da dire che è difficile che
si arrivi a un milione e rotti di conti bancari ciprioti, a meno ché anche i
neonati non ne posseggano uno.
La seconda meraviglia è lo stemma papale: l’immagine è
molto semplice: un sole fiammeggiante e al suo interno l’acronimo cristologico
IHS (in greco ΙΗΣΟΥΣ cioè Iesous) dove la H è sormontata da una croce, al di
sotto tre chiodi che rappresentano l’ordine dei gesuiti e in basso fuori dalle
fiamme – ai due lati – una stella e un cardo simboli di devozione rispettivamente
per la Vergine e San Giuseppe.
Ma la cosa più bella è il motto latino: “Miserando
atque eligendo” frase estratta dalle omelie di Beda il Venerabile sul Vangelo
di Matteo: Vidit ergo Iesus publicanum
et quia miserando atque eligendo vidit, ait illi Sequere ( Gesù vide un pubblicano
e guardandolo con compassione di amore e lo scelse, gli disse “seguimi”)
Con questo motto il Papa vuole ricordare la sua
vocazione nel giorno si San Matteo e sottolineare nel contempo – forse - l’amore
di Dio e il suo infinito perdono.
Ma passiamo dall’esegesi dell’immagine all’ermeneutica
del testo, cioè troviamo nelle parole di Beda riferimenti più profondi e attuali,
dei significati più sottili: San Matteo era un levita, un pubblicano che di
mestiere faceva L’ESATTORE DELLE TASSE: insomma lavorava per l’Equitalia dell’epoca…
ed era senza scrupoli, e credo fosse anche tanto temuto in zona quanto
rispettato nella “Agenzia delle Entrate” Romano-Israelita. E il buon Gesù si
premurò di convertire l’esattore senza scrupoli “amandolo con compassione”…
Chissà se in questo motto non vi sia anche un monito per un’economia più equa e
giusta, meno esosa e speculatrice, che smetta di pesare sull’economia reale dei
paesi schiacciandoli in una morsa di debiti.
Questo lo possiamo solo immaginare e sperare, ma per sicurezza lo IOR ha
spostato la sua sede alle Seychelles.
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