In Verità

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domenica 25 novembre 2012

ROTOCALCO DEL DI' DI FESTA!




Le primarie del centro sinistra stan facendo il botto! Si parla di un’affluenza record: più di due milioni e mezzo di votanti. File ai seggi e addirittura a Firenze c’è una ressa da concerto dei Pink Floyd. Domani invece assisteremo alla solita scaramuccia dei numeri sui vai quotidiani e sui vari mezzi di informazione, più o meno schierati: solo in Italianistan la matematica è un’ interessata opinione. C’è chi sparerà cifre astronomiche, chi le ridimensionerà notevolmente, chi dirà che le primarie saranno domenica prossima e griderà all’alto tradimento…ognuno insomma costruirà la sua perniciosa realtà come sempre accade.Intanto Berlusconi tiene sulle spine il suo vecchio partito. Ha capito che minacciare di restare conviene molto più che prendere una decisione netta e risoluta. Se qualcuno della sua vecchia cricca dice o fa qualcosa che non gli piace gli basta dire che torna e tutti lo accontentano.Anche Fede ieri ha presentato il suo partito “Vogliamo Vivere” al teatro Nuovo di Milano. Il battesimo del VV è andato deserto… Fede si è consolato nella sala Bingo accanto e ha perso il partito al gioco dopo quindici minuti.  Intanto in Europa accade di tutto: la Catalogna al voto per il rinnovamento del parlamento regionale registra un’affluenza quasi plebiscitaria… e il presidente nazionalista Artur Mas con il suo partito Convergenzia i Unio conquisterà probabilmente la maggioranza assoluta… se ciò accadesse nel giro di due o tre anni questa regione realizzerà un referendum per sancire l’autodeterminazione e l’indipendenza dalla Spagna; cosa che preoccupa non poco l’assetto dell’eurozona.Infine la Bce e la Fmi tentano il tutto per tutto nel tentativo di salvare la Grecia. La loro proposta è tanto drastica quanto disperata: dimezzare il debito di Atene per salvare l’euro. I due organismi chiedono ai paesi creditori di portare il debito pubblico greco dal 144% al 70%! Naturalmente contraria la Germania che al limite sarebbe disposta a diminuire gli interessi di qualche punto. Strano notare due cose: quanto sia necessaria la presenza della Grecia per la sopravvivenza dell’euro – cosa negata solo pochi mesi fa – e quanto la Germania abbia più a cuore il suo credito rispetto alla salute della Comunità a cui appartiene per Costituzione Europea! Insomma mentre noi nel giro di un mesetto sapremo appena quali “spiranti leader” si contenderanno il governo di questo paese… l’Europa non ha ancora deciso di quale morte morire, però una cosa è certa: le sue ultime parole saranno in tedesco. 


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