In Verità

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venerdì 23 novembre 2012

PAROSSISMI E COMPULSIONI MADE IN EUROPE!


Monti è in piena fase di negazione! Nonostante due vertici fallimentari dei paesi europei – il primo sulla Grecia e il secondo sui programmi di bilancio – il nostro Presidente del Consiglio si dice parzialmente ottimista. Mario applica alla lettera il vecchio detto “nessuna nuova, buone nuove”. Nulla di fatto? Tutto si può fare. Anche se con metodi meno eclatanti e pagliacceschi, Monti ha aderito alla tattica berlusconiana: negare, negare e negare sino allo stremo; e anche se si sprofonda nelle sabbie mobili bisogna avere la prontezza di affermare con lucida e rassicurante sicurezza che si stan facendo delle miracolose sabbiature. “La proposta di Van Rompuy” – sottolinea il nostro bocconiano – “va nella nostra direzione, ma i progressi non sono ancora sufficienti!” Io non so come funziona il processo cognitivo di Monti ma vorrei ricordare che il vertice di ieri è fallito! Si è risolto in un nulla di fatto! La domanda dunque è: perché mentre  Van Rompuy  si fascia la testa Monti parla di soddisfazione?  Ricordiamo che la bozza presentata dal presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy – meglio conosciuto come Mr. euro – prevedeva una riduzione dei tagli su coesione e politiche agricole, sul piano di sicurezza e sui progetti per linee di trasporti europei, nonché tagli anche ai programmi scientifici. Insomma una serie proposte di crescita sconclusionate e senza un filo comune che rosicchiano 75 miliardi di euro sforbiciando alla rinfusa nel “mare monstrum” europeo. Nulla di programmatico quindi e tutto molto sbrigativo – in pratica Van Rompuy non ha fatto i compiti a casa e si è ridotto ad arrangiarli, alla buona e scopiazzando qui e la, in cinque minuti davanti i cancelli della scuola poco prima della campanella.
Nonostante l’evidente empasse continentale il capo del Governo tecnico di questo paese ribadisce cauta soddisfazione e ottimismo e si prepara per un Natale per lui certamente più sereno di quello della maggior parte dei cittadini che governa; infatti tutto il carrozzone europeo ha rimandato a gennaio 2013 ogni decisione sul suo futuro.
Il nostro Monti non sa più che pesci prendere per promuoversi e si riduce a negare l’evidenza? Perché insiste a negare un fallimento costosissimo e a proteggere una proposta di crescita di Mister Euro che Rajoy ha definito “inaccettabile” nonostante la Spagna sia in condizioni peggiori delle nostre? Intanto ha comprato le palle per l’albero di Natale… poi si vedrà!



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