Adoro le vacanze nei villaggi turistici….oh! Mi massifico?
Ma guardate che ci si diverte! Per esempio stupende sono state le vacanze in un
villaggio in Grecia – diciamo la verità io e l’allora mia compagna decidemmo
tardi, si desiderava andare in Grecia e… purtroppo ci toccò il villaggio. Ora
dico io, ti fai un viaggio in treno, poi prendi un aereo, rigorosamente low
cost, infatti sugli schienali di fronte a quelli su cui sedevamo non c’erano le
istruzioni di emergenza, ma un perentorio: “fatevi leggeri leggeri, le uscite
di emergenza sono qui, là... e un po’ più in là (senza frecce) , ma tanto le
abbiamo sigillate perché c’erano spifferi!”
Ecco, ti fai un viaggio di circa cinque ore, arrivi un po’
stanco, ti salutano, ti dicono dove devi andare e, ovviamente, decidi di
dormire almeno fino al pomeriggio del giorno dopo! E invece no! Alle 7.30 del
mattino ti bussano alla porta! Tu trasali, ancora non hai realizzato di stare
in un paese straniero ma credi di stare ancora a casa tua e pensi: “nooooooo!
Minchia! È domenica e stanno bussando i testimoni di Geova!” Allora pensi:
“beh, anche se è maleducazione non rispondo, ho troppo sonno”! E invece
insistono! Allora inizi a realizzare: “ma io sono in vacanza! Ricordo bene il
capitano dell’aereo che si è fatto il segno della croce e si è dato una
“grattatina” prima di partire! Allora ti precipiti alla porta, sbatti uno
stinco sullo spigolo del frigobar e apri la porta zoppicando e ti si presenta
un animatore che pieno di energia che ti dice: “presto, presto”, tu da poco hai
riacquistato le facoltà mentali e ti allarmi: “Che è successo? Va a fuoco il
villaggio? Manco l’ho visto, era notte quando sono venuto!”
Nel frattempo si è svegliata anche la mia compagna che con
una mano nei capelli arruffati ed un occhio chiuso e l’atro aperto mi dice: “Io
te lo dico sempre che sei un fesso, perché fai entrare i testimoni di Geova?” Ma
appena riapre l’occhio chiuso anche lei inizia a capire!
Ma l’animatore imperterrito continua, senza tener c onto delle nostre evidenti difficoltà ad
apprendere: “Presto, presto, ora c’è la colazione caraibica e poi il corso di
Acqua gym!” Tutti e due gentilmente spieghiamo al ragazzo che siamo arrivati
solo la sera prima e che schiaffarci un ananas ghiacciato e banane verdi nello
stomaco non è proprio la colazione ideale, perché sarebbe un vero peccato
passare le vacanze guardando la Grecia dall’oblò che dà sul mare mentre stiamo
seduti a turno sul cesso! Ma soprattutto gli diciamo che preferiamo dormire un
altro po’! ma lui offeso abbassa lo sguardo e si chiude la porta alle spalle!
Dopo due secondi sentiamo un suo collega che gli dice: “E
Allora, con quei due nuovi com’è andata? …”Niente! Altri due rompicoglioni che
hanno deciso di riposarsi!”
No dico, siamo in vacanza e dovremmo anche sentirci in colpa
se per noi la parola vacanza significa VACANZA? Se non volevo riposarmi andavo
nel Borneo con una fascia in testa e un
coltello tra i denti, mica in una struttura che si chiama “villaggio
vacanze”?
Si dorme ancora un paio d’ore e poi si decide! Allora la
vogliamo vedere questa Grecia? Le ultime parole famose! Esci e non vedi nemmeno
un vecchietto con la coppola che accenna un sirtaki, tutti sono italiani, ma
peggio! Il nostro vicino di stanza era IL MIO VICINO DI CASA! Non è cambiata
una mazza! Solo che invece di incrociarlo mentre buttiamo di spazzatura mi si
presenta davanti con un bermuda con sotto un costume bagnato e un cappello di
paglia! Rientro terrorizzato nella
stanza e decido di mettermi un angolo e
lasciarmi morire… il primo giorno di vacanza e mi sembra di stare nel mio
condominio! Intanto la mia compagna torna con gli occhi sbarrati nella stanza.
Io mi faccio forza… esco dall’angolo e le chiedo cosa sia successo, e lei:
niente! Ho fatto colazione al buffet, sembrava la battaglia di Salamina!
Dovevamo essere 100, 150… kiwi e meloni che volavano, un bambino mi ha minacciata con un fucile ad
acqua dicendomi: “O lo yogurt che hai preso o la vita!” e una signora per
fregarsi il mio posto mi ha slacciato il pezzo di sopra del costume, ma sono
riuscita a prendere un po’ di latte per tutti e due… basta solo strizzare forte
l’asciugamani! “Non ti preoccupare amore”, dico cercando si rassicurarla, “ora
è tutto finito”! E lei molto più lungimirante di me dice: No! tutto è iniziato,
perché ci sarà il pranzo, lo spuntino, lo stramaledettissimo Happy hour, la
cena… e così per una settimana! Ti rendi conto? Non abbiamo scampo!” e mentre
dice questo si guarda intorno circospetta… e continua: scccc… parla a bassa
voce! Qualcuno può sentirci e scoprire che ho l’asciugamani pieno di latte!”
Ormai disperati (siamo a metà del primo giorno) decidiamo di
usare il villaggio solo come punto di appoggio e andarcene in giro per i fatti
nostri. Eh! Si! facile a dirsi, perché appena usciti da quel villaggio … il deserto!
Per c hilometri e chilometri nessun
segno di vita! Ti schiaffano i villaggi in mezzo al nulla… in pratica è come se
ti volessero far c apire: o stai con
noi… o crepa!
Facendola breve siamo tornati dopo una settimana e….. alla
prima domenica utile alle 7.30 del mattino abbiamo aperto la porta ai testimoni
di Geova abbracciandoli felici con le lacrime agli occhi!
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