In Verità

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venerdì 30 novembre 2012

LE PRIMARIE DEGLI "AMICI" DI BEPPE MARIA DE FILIPPI


Anche il “Movimento a cinque stelle” annuncia le sue primarie e Grillo tiene la grande attrazione sotto il velo per l’effetto sorpresa. Si voterà per tre giorni on line – dopo previa iscrizione sul sito del Movimento - dal tre al sei dicembre dalle 10 alle 17 (quantomeno è gratis e si spera che gli andamenti e le statistiche li vedremo in real time). A questo punto è oramai palese: Beppe Grillo è stato disarcionato dal buon senso definitivamente! Non per la scelta mediatica ma per l’assoluta assenza di informazioni sui candidati!
Già le audizioni dei pretendenti erano simili a una versione anni settanta di X Factor o Amici della De Filippi, uomo con lo stesso carattere monolitico del comico ma meno peloso ed ironico. Quindi ci ritroveremo a dover decidere tra candidati sconosciuti, di cui non sappiamo niente, scelti da una persona che ultimamente si esercita – senza successo - a separare le acque del Bisagno, che tiene a precisare di essere il portavoce di un movimento quando è il fondatore despota di un partito.
Grillo per quanto si voglia allontanare dal suo ambiente naturale… la televisione alla fine adotta i mezzi comunicativi tipici dei format più consolidati.. la suspance sui candidati sembra quella dei partecipanti al Grande Fratello, solo che invece di presentarsi in Maserati ai piedi della gogna mediatica lo faranno su una vecchia due cavalli, non griffati ma tutti equi e solidali, una treccina rasta perché fa tanto anni 70’ e un cd  con “Te la do io l’America” – il loro videotesto ideologico di base!
In confronto a loro le maniche di camicia tirate su alla !Bobby Kennedy de noi artri” di Renzi  sono un vezzo da Country Club!
La cosa più sconsolante è constatare, in questa metafollia generale e trasversale, quanto determinate trovate pseudopolitiche ripescate e  mutuate dall’esterno una volta masticate in Italia diventino di un ridicolo senza redenzione. Si può essere di destra e sembrare tutti Berlusconi con costosissime cravatte a fantasie da pigiama Irge o “woodstockiani” rimasti criogenizzati per 43 anni per poi svegliarsi e salvare l’ambiente di botto, la cosa  non conta… tutte questi “habitus” una volta italianizzati si tramutano in costumi di scena da avanspettacolo – non me ne voglia l’ramai solo mnemonica tradizione dell’avanspettacolo, luogo magico e poetico degno di sognanti visioni felliniane…, ma qui il tragico è nudo, senza la consolazione della poesia… senza la leggerezza del comico. E’ Tragico e basta!  

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