Però si può dire tutto di Rondolino ma come trasformista è
imbattibile: se fosse stato turco, nella notte del Golpe avrebbe realizzato il suo
capolavoro. In poche ore si sarebbe trasformato da filogovernativo in: golpista,
sergente dell’esercito insorto, rivoluzionaria femminista, cugino di primo grado di Gulen, armeno da parte
di mammà, ma subito dopo la malaparata sarebbe subito tornato nei ranghi senza scomporsi
come: dubbioso, manifestante contro i golpisti, mussulmano radicale della prima
ora, terza moglie di un mullah, testimone di matrimonio del ministro della difesa
turco e mutanda pulita di Erdogan! Continua a leggere su Postik
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