In Verità

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mercoledì 6 luglio 2016

Barzelletta: c'erano un Cuperlo, un Renzi e un De Luca



De Luca è come quel soggetto descritto da Borges nel 1933 ne L’arte dell’insulto, una sorta di primate aggressivo che abitava tra Calle Corrientes e Calle Esmeralda e che era capace di indovinare subito  la professione della madre di chicchessia, o che voleva che tutti andassero immediatamente in un luogo generico che ha diversi nomi. Però, diversamente dal prototipo, De Luca non fa rumori volgari per accompagnare le sue invettive, non ne è ha bisogno. Basta il semplice tono della sua voce ed il pernacchio è garantito! Un pernacchio greve, beffardamente austero e ridicolmente ecumenico, generato per far spavento e con mire puramente intimidatorie; insomma un pernacchio congenito, d’inflessione e involontario, ma comunque un pernacchio! Continua a leggere su Postik

Sito di Mario Airaghi SatiraNeuroDeficiente

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