Finalmente Alfano tira
fuori gli attributi! Anche se è secondario se in realtà sono quelli di Dudù
dopo la castrazione – al vicepremier piacciono portachiavi originali; si è fatto
fare già l’anello su misura per la testa della Santanché!
Angelino, anche se intimorito, si oppone al suo signore e
padrone sbarra operaio, sbarra casalinga, sbarra minatore, sbarra unto etc.
etc…, e per far ciò ha trovato forza e sostegno grazie all’appoggio di
autorevoli personalità, gente del calibro di Cicchitto e Giovanardi. Certo, è
un po’ come se Renzo Bossi fosse andato a ripetizioni da Calderoli e Borghezio
– eventualità tutt’altro che fantasiosa - ma va bene così… resta comunque un
passo avanti.
Alfano e i suoi sono
stati improvvisamente illuminati da un profondo senso di responsabilità? Hanno
d’un tratto a cuore le sorti di questo paese?
Sono rimasti spaventati dai terribili ultimata di Letta?
Lasciando le ipotesi fantascientifiche ad Adam Kadmon possiamo dedurre che un povero cristo si è messo vicino al
giovanotto dallo sguardo assente e, con santa pazienza - e parlando lentamente
spiegandogli anche le figure -, gli ha fatto capire che un suicidio di massa
della destra non sarebbe proprio salutare per il suo avvenire politico. In
pratica Angelino si è reso conto che il Pdl non è una setta texana di esaltati
armati, pronti a suicidarsi perché è un segno inequivocabile della fine dei
tempi il fatto che sia finita la carne essiccata al distributore di benzina all’angolo!
Si sta realizzando la
grande paura di Silvio! Esser lasciato solo mentre corre all’impazzata verso il
baratro. Persino l’evangelico demonio trasfusosi maiale Legione riuscì a
portarsi tutta la mandria appresso ma lui no! Che disdetta! Credo che le notti insonni riprenderanno. Berlusconi ha tirato troppo la corda! Va bene
che tutti sono grati – se non ci fosse stato lui quella marmaglia chi se la
sarebbe mai presa?-, passi pure che la vergognosa difesa a spada tratta contro
ogni evidenza, ma compromettere la possibilità di godere in futuro dei
privilegi politici e di una carriera solo per evitare al “Grande Vecchio” un
anno di servizi sociali è troppo!
Così solo, ramingo e
diffidente, un Berlusconi evidentemente sciroccato Silvio redige una lettera
aperta su Tempi indirizzata a Napolitano e Letta, dove – evidentemente
disturbato – li definisce “inaffidabili” perché non sono stati in grado di
difendere l’agibilità di un leader politico, non lo hanno voluto proteggere nonostante
questo leader sia stato condannato in via definitiva per frode fiscale. Per
questi motivi – rimarca il cavalier aberrante sul settimanale - Giorgio ed
Enrico non hanno più credibilità politica e la parola deve tornare agli
elettori.
Caro Berlusconi, Letta
e Napolitano non sono più affidabili e credibili non perché non ti hanno tutelato
ma perché t’hanno permesso di combinare tutto questo casino. Perché adesso – per
colpa tua – sembra di stare in un mediocre Cinepanettone dove c’è pure poca gnocca!
Anche quella l’hai voluta tutta tu! E molla su!
Ora tutto si complica, anche
se le priorità di questo paese si riducono sempre alle vicissitudini personali e
giudiziarie di un decadente condannato. Letta domani andrà in parlamento per vagliare
le possibilità e ha tenuto a precisare che non vuole pezze a colori o governicchi
rattoppati – come se il governo delle “larghe intese” fosse la Costituente -, vuole
– tuona “timidamente” - una fiducia piena e leale, una verifica che porti a risultati
solidi e duraturi. Vedendo con chi si è alleato e i dissidenti del pdl che lo appoggiano…
a Letta forse converrebbe convocare la verifica di governo direttamente al Divino
Amore!
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