Renzi sta pianificando nei minimi dettagli il suo futuro: “all’Immacolata il Pd, a Natale l’Italia, a San Silvestro il Mondo… e alla Befana? Inizio a smontare il Presepe!” Dopo la vittoria della Fiorentina di ieri è gasato al massimo e niente lo può fermare, tranne un’infiammazione alle corde vocali che non arriva mai! Matteo oggi ha confermato quello che dice da sempre: vuole i voti di tutti! Cercherà elettorato ovunque: tra gli astenuti, tra i pidiellini recalcitranti e i pentastellati delusi. Tutti devono avere il diritto di esprimersi, perché il partito deve dar voce a chiunque per raccogliere le speranze di tutti. “Non è uno scandalo è logica” – dichiara il sindaco di Firenze -, e per dimostrare tutta la sua buona volontà sarà lui stesso a portare le urne sigillate delle primarie in Lapponia da Babbo Natale per fare insieme lo spoglio delle schede-letterine!
Più che semplificare
Renzi ama banalizzare la realtà dei fatti a suo vantaggio. Gioca furbescamente
mettendo in evidenza la lunga serie di sconfitte elettorali del suo partito -
la ventennale onta dell’ eterno secondo su due - per apparire agli occhi degli
elettori come l’unico in grado di “invertire la tendenza”. Apre giustamente a
tutti, siamo in democrazia… ci mancherebbe, ma il suo vero scopo è quello
allargare il bacino di preferenze “foriere” in vista delle primarie per mettere
in minoranza gli iscritti e la vecchia guardia. Operazione che credo andrà a
buon fine, anche se potrebbe restar deluso dai risultati. Renzi ambisce al
plebiscito e immagina che la sua retorica senza sostanza, unita al malcontento
generale, siano sufficienti a convincere la maggioranza delle persone, ma
sottovaluta il fatto che molti degli elettori del Pd sono “migrati” verso il
movimento di Grillo proprio perché nel Pd c’era gente come Renzi, casomai meno
logorroica ma comunque fatta della stessa pasta; finge altresì di ignorare che
molti elettori di sinistra possano anche sopportarlo come segretario – hanno
avuto la Bindi come presidente, oramai hanno vere e proprie pellicce sullo
stomaco – ma non come candidato premier e per questo negargli il voto proprio
in dirittura di arrivo. Matteo ha le porte spalancate per la segreteria ma la
strada per Palazzo Chigi è tutta in salita, anche se nella sua stanzetta prova
ossessivamente il campanellino per non far brutta figura durante il tanto agognato
consiglio dei ministri.
Anche sul versante
moderato le cose non sono così facili come il sindaco di Firenze immagina: non
basta somigliare a Berlusconi per essere come Berlusconi – ringraziando Iddio
di Silvio ce n’è uno solo!, persino se fosse da solo, chiuso in una stanza… in
quella stanza ci sarebbe comunque un Berlusconi di troppo.
Innanzitutto
l’elettorato di centrodestra è cresciuto per vent’anni con lo spauracchio del
comunismo, e ancora oggi grida anacronisticamente al bolscevismo, poi c’è da
considerare il fatto che Berlusconi è in grado di imbastire una campagna
elettorale vincente anche fuori dai giochi, utilizzando a suo vantaggio proprio
la carta della vittima. Mai sottovalutarlo, è un baro eccezionale! E’ capace di
trasformare un due di picche in un asso sotto i nostri occhi e vincere la
partita anche in videoconferenza dai servizi sociali. C’è da scommettere che a
tempo debito si farà quadrato intorno alla vittima della libertà Silvio
Berlusconi e assisteremo all’ennesimo e strabiliante gioco di prestigio, anche
se ad uscire dal cilindro sarà il coniglio Alfano!
Ma Renzi è un temerario,
deve tentarle tutte e fa bene; c’è da chiedersi però se a Firenze lo rivoterebbero!
E’ un dubbio legittimo, no? Chissà come mai nessuno glielo chiede o fa un sondaggio
a riguardo. Beh perché no? I fiorentini forse sarebbero disposti anche a confermarlo…
però prima dovrebbero ricordarsi che faccia ha!
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