Alla fine Silvio ha
dato fuoco alla piccionaia! Il delinquente con un comunicato stampa innesca
l’operazione “fuori gli zeri” e
immediatamente a tutti i parlamentari e i ministri del pdl si accende la lucina
rossa dell’ “autodistruzione” nel cervello, organo - sino a quel momento - in
standby da una vita!
L’input arriva prima ad
Alfano il quale dopo l’attivazione lo estende a tutti: da Brunetta a Schifani,
dalla Santanché a Bondi si alza una sola
voce: “ci dimettiamo perché Letta con l’aumento dell’iva è venuto meno al patto
di Governo, e non sottostiamo ai suoi aut aut!” Messaggio in codice che
tradotto significa: “ Qua se c’è uno che comanda e ricatta è solo il
pregiudicato frodatore che non avete voluto salvare, e ora ci serve una scusa
da usare anche in campagna elettorale per dar vita alla crisi… e quella
dell’iva cade a “fagiuolo”!
Letta, a sua volta ci
casca e dichiara che l’aumento dell’imposta è dovuto ai capricci del decadente;
così il canonico, senza rendersene conto ha presieduto all’inaugurazione dell’ennesimo
tormentone mediatico, della nuova e immancabile discussione sterile che
aumenterà ipertoficamente le quantità di “quote latte” nelle ginocchia degli
italiani, e sulla quale si incentrerà la campagna di rincoglionimento nazionale
in vista di nuove elezioni.
E così, mentre queste
avvizzite e stantie lottatrici “di
fango” si accapiglieranno per stabilire chi fa meno schifo, le conseguenze
della loro “inconsistenza” e della loro vergognosa mancanza di decenza
ricadranno solo sul paese.
Ad una lettura meno
caotica di questa pantomima tragica si può solo evincere la “cesura finale” tra
la vita politica e quella reale. Per mesi un coacervo penoso di soggetti ha
anteposto i propri interessi a quelli di una nazione allo sfascio. L’ultimo
filo di pelle che li teneva drammaticamente insieme si è spezzato, e tra le
immediate conseguenze la più rosea consiste nel caos.
Questa classe politica
era in un molesto stato comatoso da tempo, e tra tutte le morti possibili ha
avuto la capacità di scegliere la più penosa e disonorevole: ha sprecato le sue
ultime forze alleandosi con un delinquente condannato in via definitiva, ha
scelto di farsi ricattare da un pregiudicato deriso da tutto il mondo, un uomo
che è stato in grado – grazie anche al favoreggiamento di tutti – di annientare la democrazia e le
istituzioni di questo paese piegandole ai suoi interessi. Ora questo delinquente
– che in qualsiasi altro paese mai si sarebbe potuto avvicinare alla politica –
ha avuto persino il potere di calare il sipario su questo raccapricciante e vergognoso
spettacolo.
Non è difficile – dunque
– trovare i responsabili di questo scempio… basta vedere chi è stato sul palcoscenico
in questi venti anni, chi ha voluto quella patetica regia, chi ha permesso che Silvio
Berlusconi dirigesse attori e comparse.
Il problema è che tutti abbiamo calcato
quelle assi! Chi più e chi meno tutti lo abbiamo accettato: c’è chi lo ha fatto
per interesse, chi credendoci, chi per un proprio tornaconto e c’è chi lo ha permesso
restando in silenzio, delegando ad altri battaglie e responsabilità, chi è rimasto
indifferente, chi ha creduto che non ci si potesse far nulla perché tanto vincono
sempre loro. Ora con chi possiamo prendercela?
Ma in fondo siamo bravi
e un capro espiatorio da sacrificare lo troveremo… qualcosa ci inventeremo; perché
proprio loro ci hanno insegnato che le responsabilità sono puntualmente altrove
e sempre di qualcun altro, ci hanno dimostrato che è facilissimo prendere a pretesto
un singolo aspetto di un intero sistema corrotto e poi drammatizzarlo ipertroficamente
fino a renderlo l’unica causa dello sfascio totale, lasciando tutto il resto nel
buio dell’ombra che “interessatamente” produce. Facciamo così da sempre.
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