Dopo aver preso atto
delle motivazioni depositate dalla Corte di Cassazione sul processo Mediaset mi
sono reso conto che le vere vittime sono i difensori di Berlusconi. La Suprema
Corte dichiara che Berlusconi era al vertice di un sistema fraudolento che ha
generato per anni un meccanismo illecito sui diritti televisivi, teso a
bypassare obblighi fiscali. E’ comprovato inoltre che l’imputato era “l’ideatore”
di tale sistema, sistema che – oltretutto - utilizzava fondi “occulti”, esterni
a Mediaset. Esposito e il suo collegio hanno solo ripetuto tutto quello che la
corte d’Appello di Milano presieduta da Alessandra Galli dichiarò in secondo grado,
e cioè che esistono prove “orali e documentarie” di un sistema di società
offshore ideato e messo in opera da Berlusconi; si sono creati così fondi neri
all’estero per eludere il fisco italiano,. Questo sistema ha sviluppato nel
tempo un “gigante economico ed esentasse esterno” a Mediaset che comprendeva
proprietà immobiliari e fondi fiduciari intestati a società estere gestite da
omini di paglia del frodatore. Queste società avevano il compito di mettersi in
mezzo tra la Mediaset e le Major americane creando una filiera fittizia che
gonfiava di volta in volta il prezzo dei diritti televisivi esteri. In questo
modo Mediaset comprava a prezzi lievitati diritti già acquistati dalle società
occulte ottenendo un doppio risultato: da un lato il gruppo dichiarava più
spese e meno introiti, quindi lucrava sui profitti frodando sugli utili,
ottenendo infine anche sgravi fiscali, dall’altro le società offshore mantenevano
i capitali maturati nelle contrattazioni “proforma” all’estero e, quindi, in
nero. Una sorta di sistema di scatole
cinesi.
Il meccanismo era
complesso e si è affinato con gli anni, e Berlusconi ne era la mente viste le
inconfutabili prove orali e scritte (208 pagine depositate solo per descrivere il sistema fraudolento) . Il “Franco Frodatore” ancora dichiara che
sono accuse assurde, ma alla fin della fiera dobbiamo dire che Esposito e il
suo Collegio lo hanno trattato fin troppo bene. Infatti tutti gli altri
inquisiti devono scontare le loro pene per intero Berlusconi no, e sono:
Gabriella Galetto:
manager Mediaset, condannata a un anno e due mesi.
Frank Agrama:
intermediario finanziario tra le società offshore e il gruppo Mediaset,
condannato a tre anni.
Daniele Lorenzano:
manager Mediaset, condannato a tre anni e otto mesi, pena accessoria: cinque
anni di interdizione dai pubblici uffici.
Ma perché gli avvocati
di Berlusconi sono le vere vittime di tutto questo? Se diamo un’occhiata alle
motivazioni che i legali di Berlusconi hanno addotto per difenderlo capiamo il
perché. Innanzitutto avanzarono l’ipotesi che Berlusconi fu la prima vittima di
questo sistema e che il vero truffato era lui. Berlusconi era all’oscuro di
tutti e fu “addirittura” vittima di una frode e non il suo l’ideatore. Questa
ipotesi è stata dichiarata inverosimile sia in appello che in cassazione, in
quanto è totalmente assurdo che si sia consumata una truffa di centinaia di
milioni di euro per anni senza che nessuno se ne sia accorto, operazione
compiuta poi proprio da persone scelte personalmente da Berlusconi per ruoli
strategici. Ma non paghi della prima assurdità gli avvocati del Cavaliere hanno
anche dichiarato che non poteva sapere “perché
troppo impegnato in politica”! “Tesi difensiva altrettanto inverosimile”,
dichiara la cassazione, visto che i gestori del sistema erano rimasti ai loro
posti anche dopo le rinunce societarie di Berlusconi e che erano a stretto
contatto con lui di continuo. Insomma i poveri Ghedini e Coppi hanno dovuto
mettere in moto tutta la loro fantasia, si sono scervellati sino alla sincope
per cercare uno spiraglio, una virgola, una scappatoia e mai si sono arresi!
Hanno combattuto con tutte le loro forze nonostante tutto. A loro va tutta la
mia “sincera ammirazione”, e non sono ironico. Perché lottare contro l’impossibile
è un esercizio d’eroismo caduto nell’oblio. Tale afflato verso l’ignoto, verso
l’inevitabile ma eroica sconfitta ha dello shakespeariano. Sono due eroi
romantici, dei Faust del foro, delle
ginestre agli orli del feroce vulcano. Fiere e tenaci ai piedi del nulla!
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