Gli italiani sono razzisti mettiamocelo in testa… ma
di un razzismo all’italiana, tutto nostro: piuttosto edulcorato nell’esser
manifestato, ipocrita e per questo mai radicalmente espresso. Raramente
troveremo un dichiarato purista italiano – perché se solo si azzardasse a definirsi
tale gli verrebbero elencate tutte le popolazioni, le etnie, le conquiste che
hanno attraversato lo stivale dal paleolitico per fargli notare che spara
minchiate. Il nostro razzista è sociale, ha pazienza e apparente apertura, dice
che non è contrario ad una società multietnica “basta che i figli non sposino
neri”, teme un Papa nero per ignoranza apocalittica da profezia da duemila e
non più duemila e ignora che Papa Vittore non era certo scandinavo o che Sant’Agostino
era macchiato al caffè. Il nostro razzista non ne fa una questione –
inizialmente - di colori o culture ma la butta sulle possibilità, ci sentiremo
sempre dire da questa brava gente: “Ma io volentieri ospiterei immigrati e
profughi, ma caro lei… se non possiamo vivere neanche noi Italiani in Italia
come possiamo ospitare queste persone?” Il razzista italiano è serafico e finge
persino di sentirsi in colpa… ha la straordinaria capacità di essere egli
stesso vittima della sua presunta bontà. Il razzista italiano è quindi
vittimista, e se pone un argine nei confronti dell’ “altro” non è mai per odio
o cattiveria ma perché – anche con tutta la buona volontà – non si può fare
altrimenti. Questa è la linea della Lega Nord che da vent’anni ha fatto di
questo vittimismo una efficace bandiera sino a quello spettacolo di legge che
ha preso il nome di Bossi-Fini (è un po’ come se una legge tedesca si chiamasse
Hitler-Goering ma questo è il bello dell’indecenza).
Quindi noi non siamo razzisti… no! Siamo realisti,
siamo obbiettivi e se agiamo in modo pseudo nazionalista è per necessità non
certo per pregiudizio.
Questa mentalità, oramai radicata… è alla base delle
critiche poco felici nei confronti del nuovo Presidente della Camera Laura
Boldrini: non solo lei ha lavorato per i diritti dell’uomo per l’alto
commissariato dell’Onu, ha speso buona parte della sua vita in difesa dei più
deboli, cercando di applicare una cosa che si chiama Dichiarazione Universale
dei Diritti dell’Uomo – cosa che sarebbe motivo di vanto in qualsiasi paese
decente -, ma ora per questa vergognosa attività deve anche sopportare le
critiche e le battute di cattivo gusto di Sallusti & Co.
Ma i giornalisti che ciucciano sotto la tetta grassa
di Silvio hanno ragione… eh sì! Boldrini hai voluto fare la brava persona? E
allora te lo meriti! E figlia mia dov’eri quando qui si arraffava di tutto?
Quando personaggi some Sallusti e Belpietro si dichiararono “allievi di
Montanelli”?... Perché deve sapere che il giorno dopo la morte di Indro
Montanelli i suoi allievi si sono moltiplicati come virus, come batteri… tanto
il vecchio era morto non poteva dire: “ma chi vi conosce”?
Boldrini, mentre lei ha cercato di difendere i diritti
universali di tutti gli uomini qui per vent’anni hanno difeso l’universale
diritto di un solo uomo… noi non ci siamo abituati, noi siamo più avanti…
questi signori i diritti se li sono guadagnati col "sudore della lingua," con la
fatica della sedizione, con lo sforzo immane della calunnia. Cara Boldrini ma
si rende conto di quanta fatica ci vuole per compilare dettagliati dossier segreti
spesso falsi o tendenziosi da tirar fuori dai cassetti al momento giusto?
Quanta solerzia e abnegazione richiedono ricerche sui nemici del proprio
editore-padrone-capopartito-presidente del consiglio – unto del signore –
operaio – casalinga – minatore – protettore delle minorenni? attraverso le
quali poi ricattare, minacciare e acchetare i facinorosi? Questo, Cara
Presidente, è stato il giornalismo italiano che ha fatto scuola in sua assenza…
quando lei si dava alla pazza gioia per difendere i diritti dell’uomo in giro
per il mondo… bella la sua vita mentre qui si lavorava di fino! Perciò abbia
rispetto per Sallusti, che ha sposato anche la Santanché – quindi da qualche
parte Zio Tibia deve pur sfogare -, rispetto
anche per Belpietro… un uomo che si è fatto da solo… si è solo montato male; e
tenga conto che non ha un mento volitivo, per niente! Quella è tutta lingua!
Vuole casomai ingraziarsi Vespa? Gli faccia fare un plastico della Dallas del
novembre del 63’ ma vada il meno possibile in quello studio, provoca tremendi
effetti collaterali!
IL PETRARCA,DETTO L'ARETINO ; DI TUTTI DISSE MALE , E QUANDO GLI DOMANDARONO PERCHè NON HAI DETTO MALE DI DIO, ? "RISPOSE" : NON LO CONOSCO.!!!
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