In Verità

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domenica 11 novembre 2012

Tristemente Fiat!



Crolla lo stabilimento Fiat in Croazia. Un operaio che lavora 48 ore alla settimana costa quasi 400 euro al mese. “Troppo!”, replica Marchione che ora disperato non sa cosa farsene di camionate di specchietti, penne Bic e collant pronti per le tredicesime! Intanto le Mafie attrezzano servizi navetta “al contrario” per operai italiani che voglio vedere qualche straordinario. La casa torinese è ultima tra i venti  maggiori produttori di auto, superata da Seat, Kia e Dacia (il marchio a basso costo e d’appoggio della Renault). La cinquecento L è un flop! Peccato! la macchina è carina, ma è chi la produce a illudersi che sia una Maserati facendola pagare un botto.

I fratelli Elkann si danno alla macchia: Lapo, il creativo di casa Fiat, pensa di lanciare la nuova Duna in tutti i cessi degli Autogrill, mentre John raccoglierà offerte col cestino fuori! E’ lui l’economista di famiglia in fondo. E fu lui che volle, volle… fortissimamente volle Marchionne alla guida della fabbrica torinese. Ma da buon italiota Marchionne afferma: “il declino della Fiat è cominciato venticinque anni fa” … Ma se lo sapevi perché hai accettato? Il Guru dell’economia italiana, così lungimirante e informato perché ha accettato? Non era meglio un posto di mungitore alla Parmalat a questo punto? Se vai in Galera con Tanzi ti trattano da nababbo!

Marchionne: amante dell’America, naturalizzato canadese, ma la faccia tosta è tutta italiana! Gnorri pluripassaportato!  

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