In Verità
mercoledì 30 settembre 2015
La pacifica lotta per il diritto allo studio del premio Nobel Malala Yousafzai
di Giulia D'Onofrio
Lei la definisce “una rivoluzione semplice” tanto che quella di donare il diritto allo studio alle donne pakistane (troppo scontato nei paesi Occidentali) diventerà ogni giorno una realtà sempre più nuova ed attuale. Stiamo parlando del Premio Nobel per la pace Malala Yousfzai che ha commosso il mondo con la sua storia combattuta con le più potenti armi al mondo : la mente e il senso della giustizia . Nata a Mingora, Malala diventò celebre all’età precoce di undici anni per aver scritto un diario in cui discuteva della posizione femminile nel regime dei talebani. Ovviamente, tutto ciò non rimase “impunito”. Nell’ottobre del 2012 fu colpita al suo ritorno da scuola da un gruppo di uomini armati la quale la ferirono gravemente alla testa e al collo. Salvatasi per miracolo, la guerriera pashtun decise di continuare la sua lotta contro il dispotismo tanto che ,all’età di quindici anni, pubblicò il suo primo libro “I am Malala” a cui sarà ispirato un documentario diretto dal regista David Guggenheim. Continua a leggere su Ultima Voce
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